martedì 26 aprile 2016

Vico Equense e il teatro della scuola

Vico Equense - Si è conclusa in questi giorni, presso Teatro Mio, la seconda fase di “Vico Equense e il teatro della scuola”, manifestazione teatrale a favore degli alunni di Vico Equense,- Scuola Primaria di 1° e 2° grado. L’iniziativa curata da Teatro Mio, e fortemente voluta e sostenuta , per il secondo anno consecutivo, dall’Amministrazione Comunale, in principale modo dall’Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione, ha consentito, grazie al sostegno pubblico appunto a tutti i nostri alunni di assistere ad uno spettacolo teatrale in maniera gratuita, compreso il trasporto per le Scuole di Vico Alta. Mentre le Scuole Medie avevano assistito ad uno spettacolo di Petito e di cui parlammo nella prima fase, i bambini delle elementari hanno assistito alla messa in scena di uno dei più famosi racconti della letteratura per ragazzi: “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” da Luis Sepulveda per l’adattamento di Bruno Alvino. Lo spettacolo ha funzionato ed ha rapito sia alunni che insegnanti, le quali hanno espresso agli attori grande apprezzamento sia per la bravura che per la formula. L’iniziativa, infatti, prevede oltre allo spettacolo, uno scambio di domande e risposte tra piccoli spettatori e attori. Il dibattito coordinato da Teatro Mio, serve ad arricchire gli alunni di ulteriori informazioni utili per la piccola relazione (o disegno per le 1^ e2^ elementare) che i giovani spettatori fanno poi di ritorno a casa. Tutto questo per partecipare al concorso: ”Questo l’ho scritto io…”, scopo del quale è quello di indurre gli studenti a riflettere su quello che hanno visto e ad imparare a guardare il teatro in modo critico e riflessivo. La premiazione del concorso avverrà al termine della 3^ fase e cioè “Pittura fresca Il teatro dei ragazzi …il teatro fatto dai ragazzi”. Questa ulteriore sezione si svolgerà dal 16 al 21 maggio, sempre presso Teatro Mio e vedrà cimentarsi in palcoscenico direttamente loro: gli alunni, quest’anno provenienti da alcune scuole campane, pugliesi e laziali.

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