mercoledì 27 aprile 2016

Continuano i lavori del "Museo Aperto Antonio Asturi", a metà maggio l'inaugurazione

Vico Equense - Sono in corso i lavori di allestimento del “Museo Aperto Antonio Asturi”, che prevedono la realizzazione di un percorso museale diffuso all’interno della nuova casa comunale. L’obiettivo del progetto è di avvicinare l’arte a tutta la popolazione, annullando le distanze culturali e sociali che ne limitano a poche categorie la conoscenza. Il progetto prevede, altresì, la chiusura della terrazza al secondo piano della nuova casa comunale per realizzare lì l’aula consiliare intitolata al pittore. In questa sala saranno esposti alcuni oggetti personali, donati dagli eredi, come il cavalletto, i pennelli e il paravento. In più saranno realizzate delle pannellature con scritti e disegni estrapolati dalle agende personali del maestro. “Con il Museo – spiega il Sindaco Benedetto Migliaccio - più che uscire dall’ irriconoscenza verso il Maestro, sfrutteremo il suo occhio sul mondo: i Paesaggi, le città Napoli, Parigi e Barcellona, gli animali e le persone, uomini celebri ed umili artigiani, vecchiette. Tutto letto tramite un vicano di straordinario talento. Vogliamo che proprio il suo talento guidi la straordinaria esperienza di Museo Aperto di Città, dove i contenuti sono non più solo quelli racchiusi in una sala, ma sparsi prima nella Casa Comunale e poi lungo tutto il paese, dal mare alla montagna. La sala museale, dunque, rappresenta il nodo che rimanda a tutto il territorio, i contenuti museali non si riducono all’ esposizione, ma rimandano all’ infinito patrimonio di arte, cultura, bellezza e sapori sparsi un po’ dovunque: “musealizzare la Città” con l’ occhio severo, vigile e benevole del Maestro”, conclude il Sindaco Migliaccio. Antonio Asturi è stato un pittore autodidatta, s’è dedicato all’arte fin dalla prima infanzia, fu impegnato in numerosissime mostre, esponendo soprattutto a Roma, Milano, Trento e Napoli. Le serie difficoltà della famiglia non gli hanno mai consentito di frequentare scuole superiori, ma ha coltivato la sua passione per la pittura con ogni mezzo, utilizzando qualsiasi materiale per rappresentare quello che colpiva la sua vista. É stato il conte Girolamo Giusso, passeggiando per le stradine di Vico Equense, a notarlo mentre ritraeva con molta bravura gli scorci di paesaggio e a fornirgli la sua prima scatola di colori, aiutandolo nelle sue necessità.

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