martedì 2 febbraio 2016

Sassi contro il treno studentessa ferita nella Circum

Raid all'altezza della stazione di Barra Vetri in frantumi e passeggeri in preda al panico 

Fonte: Giuliana Covella da Metropolis

Piangeva, mentre si teneva il volto sanguinante tra le mani, sotto gli occhi attoniti degli altri viaggiatori. Era assorta nei suoi pensieri, quando si è diffuso il panico sul primo vagone del convoglio diretto da Napoli a Sorrento e tutti hanno pensato a un'esplosione. Vittima dell'ennesimo atto vandalico ai danni di un passeggero della Circumvesuviana una ragazza di 25 anni, colpita da un grosso masso che qualcuno ha lanciato contro uno dei finestrini. Erano all'incirca le 19.30, quando il treno che viaggiava verso i comuni della costiera sorrentina ha quasi deragliato in seguito al forte urto e al rumore dei vetri in frantumi. Tutto è accaduto all'altezza della fermata di Barra, dove un masso ha colpito il convoglio partito alle 19.11 dal terminal di Porta Nolana, mandando in frantumi il finestrino del vagone a bordo del quale viaggiavano numerose persone. Le schegge del vetro hanno raggiunto la studentessa, che è rimasta ferita al naso e alla spalla ed è stata subito accompagnata al pronto soccorso da alcuni passeggeri. Scenario del raid è stata, come già altre volte, tra la stazione di Barra, a pochi metri di distanza da quella di Santa Maria del Pozzo. Subito dopo i soccorsi il treno si è fermato a San Giorgio a Cremano per consentire all'ambulanza di soccorrere la giovane donna e alle forze dell'ordine di eseguire i rilievi di rito.
 
Al momento non è stato possibile risalire agli autori di un simile atto: il lancio di sassi sarebbe partito dalle campagne. Forse, a detta di qualcuno, da un cavalcavia della zona. Ma non è stato possibile visualizzare il punto esatto da dove sarebbe partito il raid, dato che il treno era un direttissimo e quindi viaggiava ad alata velocità. Dopo l'incidente occorso alla ragazza gli altri passeggeri diretti in provincia sono stati fatti scendere e poi fatti risalire su un altro convoglio. Protestano intanto i sindacati. «Adesso basta. Crediamo sia intollerabile accettare che queste azioni si ripetano quotidianamente. Ormai è guerra aperta al trasporto pubblico, con sassaiole e violenza gratuita. Con queste azioni intimidatorie vogliono mettere a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori e del personale di macchina». Così in una nota Gerardo Amendola della Faisa- Confail, responsabile del dipartimento comunicazione e Claudio Vitale, delegato alla sicurezza, che lanciano un appello «affinchè si riunisca il comitato per la sicurezza regionale, poiché per ben due volte a distanza di pochi giorni si è sfiorata la tragedia» e a tutte le organizzazioni sindacali per «un'azione unitaria e forte a sostegno delle iniziative da mettere in campo».

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