lunedì 6 luglio 2015

Social World Film Festival, un Alessandro Haber commosso ricorda la sua carriera: “Credo nei giovani talenti e li aiuto perché è stata dura anche per me”

Vico Equense - A calcare il palcoscenico della seconda serata della mostra internazionale del cinema sociale è stato Alessandro Haber, emozionatissimo dopo aver visto il video tributo preparato dal Social World Film Festival per celebrare la sua carriera: “Ho visto tutto un pezzo della mia vita lì dentro, dal mio debutto a 18 anni fino all'altro giorno... ho ripercorso per un attimo tutto l'entusiasmo, l'amore e la dedizione che ho dato.” Haber ha parlato del suo rapporto con i registi italiani con cui ha collaborato nel tempo, fra i quali Pupi Avati, Mario Monicelli e Nanni Loy. “Sono molto legato ai miei primi registi, in particolare a Bellocchio e Moretti. È lì che sono iniziati i miei sogni, mi piacerebbe rilavorare con loro, ma mi piacciono molto anche Sorrentino, Garrone e Virzì”. Alessandro Haber è anche scopritore di talenti, come è successo con Giuliana de Sio: “Quando vedo e riconosco il talento in qualsiasi campo cerco sempre di aiutare, consigliare. Lo faccio perché so come è stata dura per me”. Inoltre, il suo rapporto con i giovani: “Ci sono tanti giovani registi in cui credo molto perché hanno un tipo di entusiasmo e una forza incredibile. Attraverso loro vedo me stesso com'ero una volta”. Poi, un focus sulla situazione degli attori e della fiction italiane: “Non abbiamo la tredicesima, la quattordicesima, ci sono amici che non lavorano da un anno, sono senza una lira, vediamo sempre gli stessi volti, vediamo in queste fiction dei cani mostruosi che non sanno neanche parlare”. Infine, la sua passione per la musica e il rapporto con Francesco De Gregori che ha scritto per lui “La valigia dell'attore”: “È una canzone struggente che ha centrato tutto il mondo degli artisti con una sensibilità unica. Lì dentro c'è tutta la nostra vita di attori, meravigliosa e faticosa.
 
E' una missione la nostra, una malattia.” Per lui, poi, il Golden Spike Award alla carriera e la firma sulla lastra di bronzo del “Wall of fame”, il monumento dei famosi di Vico Equense, che si trova in Piazza Kennedy – Arena Loren. Durante la serata sono stati proiettati gli spot “L'oro della prevenzione” del regista Giuseppe Bucci, un omaggio ai 60 anni del celebre film “L'oro di Napoli”, incentrati sulla prevenzione del cancro alla prostata e promossi dalla Fondazione Prosud. Rosaria De Cicco e Gino Rivieccio, che hanno partecipato alla realizzazione degli spot, sono stati premiati insieme al regista, per la capacità di coniugare ironia e impegno sociale. È stata la volta anche dei primi vincitori: il lungometraggio “Janara” di Roberto Bontà Polito e il corto “Corso Dante” di Gianni Saponara per la Selezione Focus, dedicata alle opere realizzate nel Mezzogiorno d'Italia che sono state visionate e votate da una giuria popolare; mentre Simone Paralovo è stato premiato per “Dindalò” all'interno della selezione “La Città del Cortometraggio”.

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