domenica 19 luglio 2015

Ospedale unico, Franca Rossi risponde

di Franca Rossi, segretaria circolo PD di Vico Equense 

Vico Equense - Leggo in un articolo di Politica in Penisola che Franca Rossi, segretaria del PD di Vico “da sola” non ha alcun titolo a contrastare la realizzazione di una“struttura moderna ed efficiente in grado di avere un impatto significativo non solo sui servizi sanitari pubblici, ma anche sull’indotto connesso alla realizzazione di un’opera così importante”, e tutto questo - dice sempre l’articolo - “per la visione miope e interessata di pochi”. Tanto per cominciare la visione miope ed interessata di pochi, ha prodotto quel progetto dell’ospedale unico. Pur di costruire un edificio, creando quell’indotto temporaneo (solo per l’impresa) di cui parla l’articolo, si passa sulla testa dei cittadini che chiedono assistenza e che, fino a quando non si sono operati tagli indiscriminati di personale, la hanno ottenuta agevolmente dai due plessi di Vico e di Sorrento ben dislocati sul difficile territorio. Quei pochi forse non spiegano ai cittadini che la struttura moderna ed efficiente di cui si vaneggia, altro non è che il semplice accorpamento fisico dei due plessi nel territorio di S. Agnello, cosa che crea disagio alla sola popolazione di Vico Equense. Al di là delle chiacchiere sventolate, la eventuale realizzazione dell’opera ,infatti, non migliorerebbe il livello strutturale e tecnologico della struttura, rispetto agli standard degli attuali ospedali riuniti, perché la nuova struttura resterebbe pur sempre un presidio di base, cioè di livello minimo. Infatti  il regolamento ministeriale stabilisce tre tipologie di strutture ospedaliere in ordine di complessità: - I presidi di base: bacino d’utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti.
 
Sono dotate di Pronto Soccorso con la presenza di un numero limitato di specialità con servizio di supporto in rete di guardia attiva (leggi ospedale unico) - I presidi di I livello: bacino d’utenza tra 150.000 e 300.000 abitanti. Sono sede di DEA di I° livello. Sono strutture che sono dotate di un notevole numero di specialità con servizio medico di guardia attiva. Devono essere presenti o disponibili in rete h 24 servizi di radiologia con Tac ed ecografia, laboratorio, servizio immunotrasfusionale. ( leggi S.Leonardo di Castellammare) - I presidi di II livello: bacino d’utenza tra 600.000 e 1.200.000 abitanti. Sono dotate di strutture di DEA di II° livello. Questi presidi sono riferibili alle Aziende ospedaliere, ospedaliero universitarie, a taluni IRCCS. I presidi in questione possiedono tutte le caratteristiche di quelli di I° livello ma in più sono dotate di strutture che sono in grado di affrontare discipline e patologie più complesse. (leggi grandi Ospedali di Napoli e altre Città campane) Con questa operazione di semplice accorpamento si distruggerebbero solo posti di lavoro, si distruggerebbe l’indotto che ruota intorno al presidio di Vico Equense, non aumenterebbe l’indotto per la zona della piana di Sorrento , per la quale il nuovo ospedale non rappresenta altro che una semplice dislocazione del Presidio di Sorrento a S.Agnello, cosa che si potrebbe fare già da subito senza scomodare il plesso di Vico. Quanto al fatto di avere o non avere titolo a ragionare (anche da soli) a fianco dei propri concittadini sulla utilità o inutilità dell’impiego di danaro pubblico per perdere un servizio ,dipende dalla concezione individuale che si ha della partecipazione democratica e del diritto alla cittadinanza attiva.



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