domenica 5 luglio 2015

Il Sindaco Benedetto Migliaccio: “Franco Nero ha connotato di Internazionalità vera il Social World Film Festival”

Intervenuto in conferenza stampa, il Primo cittadino di Vico Equense, ha voluto ribadire che “Il legame tra il Social World Film Festival e la Città di Vico Equense cresce ogni anno ed è ormai indissolubile” 

Vico Equense - L’attore Franco Nero ha inaugurato ieri sera la 5a edizione del “Social World Film Festival”, la Mostra Internazionale del Cinema Sociale in programma fino 12 luglio a Vico Equense. Dopo i grandi nomi delle scorse edizioni come Giancarlo Giannini e Mariagrazia Cucinotta, un altro importante protagonista del cinema internazionale ha calcato le scene della kermesse campana. Nero ha ricevuto sul palco allestito nell’Arena Loren il “Premio alla Carriera”, non prima di aver apposto la sua firma sul “The Wall of Fame”, monumento al cinema. Parmense, classe 1941, il celebre attore vanta un palmares di ruoli e apparizioni cult nel cinema internazionale: da "Il giorno della civetta" di Damiano Damiani del 1968, basato sul romanzo di Leonardo Sciascia (in cui interpretava la parte dell'ufficiale Bellodi), al "Delitto Matteotti di Florestano Vancini (1973), fino, appunto al leggendario "Django", diretto da Sergio Corbucci nel 1966. “Franco Nero – spiega il Sindaco Benedetto Migliaccio - ha connotato di Internazionalità vera il Social World Film Festival, mostrando la crisi della cinematografia italiana dove se Sorrentino e pochi altri riescono ad emergere, infiniti autori di qualità non riescono nemmeno a distribuire le loro pellicole.” La kermesse è stata inaugurata ieri sera con la proiezione del documentario fuori concorso “Normale #lavita” di Giuseppe Alessio Nuzzo che narra la storia di una giovane ragazza, Federica Paganelli, unica al mondo a vivere con la patologia della Sma (Atrofia muscolare spinale) all’età di 20 anni di contro alla mortalità attestata intorno ai 2 anni. “Federica – aggiunge il Sindaco Migliaccio - e la sua famiglia di parenti e amici hanno commosso tutti, mostrando il volto dell' Italia che non si arrende, dell’amore che si può trovare nelle famiglie, ma anche nelle Istituzioni, e di una "vita normale" anche se si porta un fardello terribile, e si nasce e vive in un paese dell' Italia Meridionale. Mai passaggio sul "red carpet" di qualsivoglia Festival fu più meritato”, conclude il Sindaco Migliaccio.

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