sabato 4 luglio 2015

Al via il Social World Film Festival. Franco Nero, una carriera da «Django»

Franco Nero
Fonte: Diego Del Pozzo da Il Mattino 

Vico Equense - Tra le tante rassegne cinematografiche estive che si svolgono in Campania, il Social World Film Festival si caratterizza fin dagli esordi per un tocco di glamour che affianca le tematiche sociali evidenti fin dal titolo. D'altra parte, la settima arte è nata per far sognare, intrattenere, divertire, oltre che per narrare la realtà circostante e riflettere sulle sue mutazioni. Così, anche quest'anno, da oggi al 12 luglio. Vico Equense ospitala mostra internazionale del cinema sociale, giunta alla sua quinta edizione con la consolidata formula a base di film italiani e internazionali dedicati a tematiche importanti e spesso scomode, ma condita anche da premi speciali ad alcuni protagonisti del cinema italiano, da serate all'insegna della mondanità, da passerelle lungo il tappeto d'onore che porta fino al palco dell'Arena Loren allestita per l'occasione, e da firme illustri lasciate sul «Wall of fame», l'ormai celebre muretto che fa un po' da memoria storica della kermesse. Ad aprire l'edizione 2015, stasera, sarà un veterano come Franco Nero, che riceverà un premio alla carriera e ricorderà assieme agli appassionati il suo percorso che, in un certo qual modo, vede ai due estremi la figura del pistolero Django: dallo spaghetti-western omonimo diretto da Sergio Corbucci nel 1966 al recente omaggio-citazione «Django Unchained» di Quentin Tarantino. Nei giorni successivi, gli altri ospiti delle serate di gala del festival saranno Alessandro Haber (domani), Riccardo Scamarcio (il 9), la madrina Valeria Golino e Leo Gullotta (entrambi il 10), Andrea Osvart (l'll).
 
Tra i tanti film in anteprima, invece, spicca il documentario «Lucio Dalla e Sorrento. I luoghi dell'anima» (in programma martedì sera), mentre durante la kermesse saranno omaggia- ti anche alcuni grandi protagonisti della storia del cinema italiano, come Francesco Rosi e Virna Lisi (il 9) ed Eduardo De Filippo e Totò (il 10), alla presenza della figlia Liliana De Curtís. Particolare spazio, quest'anno sarà dato ai rapporti tra il cinema e la musica, fin da domani sera, quando il maestro jazz Nello Salsa, omaggerà Pino Daniele con l'esecuzione di «Quando», il brano composto perla colonna sonora di «Pensavo fosse amore... invece era un calesse» (1991) dell'amico Massimo Troisi. Mercoledì 8 alle 21, poi, toccherà al premio Oscar (nel 1996 per «Il postino» di Michael Radford) Luis Bacalov esibirsi in concerto ripercorrendo attraverso le note una carriera inimitabile, dai successi composti per Rita Pavone, Gianni Morandi, Claudio Baglioni e Mia Martini, agli estratti da celebri colonne sonore come quelle di «La città delle donne» di Fellini, «II Vangelo secondo Matteo» di Pasolini, «Quién sabe?» di Damiani, «La congiuntura» di Scola, fino ai brani riutilizzati da Tarantino nei due «Kill Bill» e in «Django Unchained».

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