mercoledì 20 maggio 2015

Turismo, intervista a Flora Beneduce

Vico Equense - “Cosa è la Campania? E’ innanzitutto arte, musica e cultura. Abbiamo 213 musei, 25 teatri, 87 cinema e 133 biblioteche. La Campania è bellezza e scoperta. La Campania è natura e mare. La Campania è sole, anche con la pioggia. Chi la visita, se la porta poi dentro. Porta con sé il calore della gente, gli odori delle strade, i sapori della sua cucina. Ma ancora troppi stereotipi ne ledono l’immagine. Ecco perché bisogna comunicare in Italia e all’estero ciò che questa terra è in grado di offrire“. Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania, è in corsa per un posto nel parlamento regionale. Tre le priorità della sua agenda politica: sanità, lavoro e turismo. Approfondiamo questo ultimo aspetto. Lei ritiene che il Turismo possa essere il volano per l’economia regionale. In che modo bisognerebbe rilanciare il comparto? Viviamo in una terra benedetta da Dio e dalla storia. Abbiamo un patrimonio paesaggistico, artistico, culturale e antropologico che non ha pari. Dobbiamo trasformare le potenzialità di questa terra in opportunità. Credo che sia fondamentale puntare sull’immagine, attraverso un marketing territoriale che selezioni i target e predisponga azioni mirate per le diverse tipologie di visitatori: gli amanti di storia dell’arte che prediligono la visita a musei e monumenti, i foodies che sono interessati al settore enogastronomico, gli appassionati di trekking e percorsi naturalisti, i turisti che vogliono godersi il relax in spiaggia. Noi siamo in grado di offrire tutto questo. Ora dobbiamo acquisire la consapevolezza che bisogna comunicare la ricchezza delle nostre proposte turistiche. Cosa è necessario migliorare? Se ci riferiamo alla regione Campania nel suo complesso, credo sia indispensabile puntare sulla qualità dell’offerta turistica, sulla capacità degli operatori di fare rete e la valorizzazione della risorsa mare. Ma è opportuno specificare che ciascuna area ha le sue priorità.


Può farci qualche esempio? Pensiamo a Napoli. Nell’immaginario collettivo, è percepita come poco sicura. Ecco, miglioriamo la sicurezza e comunichiamo l’impegno su questo fronte. Poi, la Terra dei fuochi, che è anche territorio di prodotti tipici rinomati, come pesche e mele annurche. Creiamo orti didattici e invitiamo le scuole. Ancora, i monti Lattari. Un patrimonio enogastronomico che tra panuozzo, vino e pasta potrebbe attirare i cosiddetti foodies, gli esperti del gusto, da tutto il mondo. Facciamo in modo che i produttori collaborino e creino consorzi e brand. Pensiamo, inoltre a Pompei e alle aree archeologiche. Possiamo lasciare che vengano erose dal degrado? C’è l’area flegrea, ancora, suggestiva ed evocativa, vivida nei classici e così poco conosciuta nel presente. Rendiamola parco scientifico-letterario e costruiamo un circuito di accoglienza per studenti e amanti della storia. E potrei continuare a lungo… C’è, poi, un problema da non sottovalutare: la viabilità. Ho riportato all’attenzione del Consiglio regionale il tema della dorsale sorrentina. La Penisola è una delle poche mete turistiche di fama internazionale con un’unica via d’accesso che spesso diventa un inferno di traffico. Ritengo che una strada alternativa sia fondamentale per la qualità della vita dei residenti e per il comparto turistico. Parliamo di mare… Io vivo in Penisola sorrentina e ho la fortuna di poter guardare il mare dalla mia finestra. E, senza retorica, posso dire che è divenuta una parte di me, dei miei risvegli, dei miei momenti di riflessione e contemplazione. Credo che ciò valga per tutti i cittadini della fascia costiera e delle isole, da Sorrento a Capri, da Licola a Ischia. Però, bisogna tutelarlo. Io ho lavorato e vigilato per ottenere il funzionamento del depuratore di Punta Gradelle in tempi brevi e ho monitorato il cronoprogramma. Entro agosto 2015 sarà funzionante e la risorsa mare potrà finalmente essere valorizzata e diventare un brand. A breve incontrerò l’assessore all’Ambiente, che si è già impegnato per lo smantellamento dell’impianto a Marina Grande a Sorrento. Infine, sempre sul fronte mare, ho mobilitato l’Arpac per i rilievi al largo della costa di Monte di Procida. Come inviterebbe un turista a scegliere la Campania? Una canzone e un’immagine, perché siamo musica e sole, anche quando siamo in silenzio o quando piove.

Nessun commento: