martedì 19 maggio 2015

Trasbordi, germogli e guardiani al chiostro di San Francesco

Sorrento - Dal 24 maggio al 23 giugno al chiostro di San Francesco sarà allestita Trasbordi, la personale dello scultore irpino Egidio Iovanna, curata dagli architetti Bruna Di Palma e Felice De Silva. Protagonista della mostra è il ciclo di opere, in parte inedite, sviluppate sul tema dei Germogli, richiamo ad una fase primordiale della natura incontaminata, e dei Guardiani della coscienza, testimoni indignati della successiva condizione umana inquinata. Trasbordi è infatti la narrazione di un percorso individuale e collettivo, una sequenza di tappe attribuita al caso, ma costruita dall’uomo. I Germogli sono un monumento ai processi vitali, rimandano alla forma embrionale dell’esistenza, i Guardiani sono testimonianza e ribellione nella forma di figure astratte con riferimento alle proporzioni umane, dall’aspetto stilizzato ispirato ad una serena verticalità, un ritorno alla potenza espressiva dell’oggettiva essenzialità della forma e della soggettiva severità della coscienza. La mostra nasce da una duplice suggestione che lega fortemente i curatori all’artista: da un lato il rimando reciproco tra i Germogli e la lavorazione dei capitelli dell’eterogeneo colonnato del chiostro di San Francesco, dall’altro il ritmo, la scansione verticale dei pilastri e l’intermittenza delle longilinee figure dei Guardiani. Questa dicotomia antico-nuovo, declinata sia in termini materici che spaziali, si pone come la base per la costruzione di un’atmosfera espositiva caratterizzata da una profonda sintonia che radica le sculture dell’artista all’architettura del chiostro consentendone una reinterpretazione.



Breve profilo dell’artista. 

Egidio Iovanna, nasce a Fontanarosa da un’antica famiglia di cavatori e scalpellini. Studia all’Istituto Ipsia Marmi di Carrara e all’Accademia di Belle Arti di Napoli per diplomarsi in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Collabora con l’Università turca di Istanbul, intraprende continui viaggi tra Occidente e Oriente e partecipa a simposi nazionali e internazionali negli Stati Uniti d’America, in Romania, Turchia e Portogallo. Tra le esperienze più recenti ci sono le mostre presso il carcere borbonico di Avellino, “Metamorphica” negli spazi della biblioteca Brau e “Stele” all’interno della Chiesa di Santa Maria la Nova a Napoli. Come direttore artistico ha curato le opere liturgiche nella cattedrale di Aleppo in Siria e realizzato la scenografia per il Concerto dell’Epifania (edizione XVIII) nel Teatro Mediterraneo di Napoli. Negli ultimi mesi ha partecipato alla mostra collettiva presso l’Art Hub di Abu Dabhi di Dubai e parteciperà con l’installazione artistica “L’eco” all’Ecpo 2015 di Milano. Le sue opera variano per tematiche e dimensioni, raggiungendo alti livelli di eleganza ed equilibrio con uno spiccato sperimentalismo cromatico e tecnico.

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