mercoledì 13 maggio 2015

Spiagge blindate, guerra ai "cafoni"

Vietato passeggiare a torso nudo per andare a mare. Niente musica sull'arenile e presidi continui in Circum 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Meta - Ci risiamo. L'estate è orinai dietro l'angolo e il sindaco lancia nuovamente l'offensiva ai "pendolari del mare". Giovani, spesso provenienti dall'hinterland napoletano, che piombano a Meta dopo un lungo viaggio a bordo dei vagoni della Circumvesuviana: raggiungono i lidi in massa, soprattutto nei weekend. Certo, guai ad alzare le barricate e fermare l'arrivo di bagnanti "mordi e fuggi". Ma spesso spuntano episodi inquietanti: scippi, turisti derubati, risse e, addirittura, partite di calcetto in strada che non solo intralciano il traffico ma che, come avvenne a un operaio, procurano ferite, quelle rimediate dopo una caduta in scooter nel tentativo di evitare una pallonata. Ecco dunque che rispunta l'ordinanza "anti-cafoni". Un provvedimento su cui Tito non vuole sentire ragioni e che a stretto giro sarà firmato e pubblicato. Si tratta di una decisione che portò il sindaco di Meta a finire in prima linea, nei telegiornali nazionali e nei programmi radiofonici perché, quando si impone lo stop alle passeggiate a torso nudo in centro mirando a un maggior decoro urbano, si sa, ci scappa sempre la polemica. Tito, da fedelissimo dei democrat, torna a imporre anche il divieto di passeggiare in gruppo verso il mare intralciando i traffico. Chi dovesse violare l'ordinanza rischia multe salatissime: si parte da 50 euro fino a passare a 500 nei casi più emblematici. Nel vasto elenco dei divieti, il sindaco pone l'accento anche alla "produzione di rumori molesti, grida, diffusioni sonore" per i bagnanti fermati in giro con lo stereo ad alto volume.
 
Tito mette al bando anche la possibilità di consumare cibo negli spazi pubblici gettando o abbandonando carte, bottiglie e qualsiasi tipo di rifiuti solidi o anche versando liquidi al di fuori degli appositi contenitori. Nuovo giro di vite, con sanzioni salate, anche per chi imbratta strade e arredo urbano, magari danneggiando, spostando, rimuovendo o imbrattando la segnaletica. L'ordinanza "anti-cafoni" va a definire anche i comportamenti da assumere lungo gli arenili: «Nelle aree pubbliche situate in prossimità degli spiagge, è vietato il deposito sulle aree di asciugamani, vestiario, borse e altri effetti personali». Gli operatori del comparto balneare, un'estate fa, promossero a pieni voti l'ordinanza di Tito che, sostanzialmente, ha irrigidito la linea già varata dall'ex primo cittadino Paolo Trapani. Senza dimenticare che gli Decoro e sicurezza, altro giro di vite: scatta la nuova ordinanza per l'estate stessi residenti - soprattutto quelli del centro storico - più volte avevano lamentato problemi sotto il profilo dell'ordine pubblico durante l'estate. L'attività di "monitoraggio", cosi come è già emerso nel corso degli ultimi giorni, spetterà al corpo di polizia municipale che sarà rinforzato dall'assunzione di alcuni agenti stagionali. «Non si tratta di un provvedimento discriminatorio - dichiara Tito -, siamo intenzionati a tenere alto il nome di Meta sotto il profilo turistico».

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