domenica 17 maggio 2015

S.O.S. porto di Marina della Lobra: Il Comune accellera i tempi e annulla le concessioni. Il WWF scrive alla Procura, all’Ammiraglio e al demanio

Il progetto di Ristrutturazione dell'Area Portuale di Marina della Lobra a Massa Lubrense continua a rappresentare un pessimo esempio di amministrazione della cosa pubblica

Massa Lubrense - “Nonostante quello che appare a tutti uno spot elettorale del sindaco uscente di Massa Lubrense - dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Pensiola Sorrentina - la convinzione di aver concluso l’iter relativo al porto, definito illegittimo dall’ultima sentenza del CdS, rischia di rivelarsi solo una mistificazione. Riteniamo infatti che le lettere inviate ai concessionari degli spazi a mare, dopo l’approvazione in Giunta Comunale della Delibera n.42, non abbiano alcun valore. Lo ha ribadito più volte anche la Regione Campania. Pertanto la pretesa del Comune di Massa Lubrense di avere la competenza sulle concessioni ci appare infondata. Oltre ad un serio allarme sulla chiara volontà dell’amministrazione di voler accelerare l’iter per poter iniziare i lavori di trasformazione dello storico borgo, senza attendere la sentenza dei ricorsi pendenti davanti al TAR, è palese la prepotenza di un gesto che danneggia gli stessi cittadini ed imprenditori massesi. Qualsiasi amministrazione seria avrebbe atteso le sentenze amministrative per accertare definitivamente la legittimità del progetto e la competenza sulle concessioni. Inoltre, tenuto in considerazione il fatto che la stagione turistica è già iniziata, sarebbe stato corretto attendere la fine dell’estate e, in ogni caso, visto l’imminente approssimarsi dalle elezioni, lasciare il compito di decidere su tale materia alla nuova maggioranza. In quanto alla questione della “Chiaia” (il cosiddetto “Miglio Blu”) essa è addirittura scandalosa: non solo si pretende di dare in monopolio ad un unico operatore tutta la Marina della Lobra ma, con l’idea di mettere in sicurezza la costa con i fondi pubblici, si vuole addirittura pagargli una parte delle opere!!!”
 
Appare evidente e sintomatica la tenacia e la forzatura con la quale l’amministrazione di Massa Lubrense continua ad imporre un progetto spacciato come di “riqualificazione” di uno storico borgo ma che, di fatto, concorrerà alla cementificazione e allo stravolgimento di un angolo di paesaggio e delle sue peculiarità storiche ed economiche. E’ bene ricordare che si parla di “ristrutturazione” dell’area portuale ma, concretamente, il progetto prevede una colata di calcestruzzo che non risparmierà le spiagge superstiti e un limoneto di 3000 mq. per realizzare un mega parcheggio interrato, il tutto in un’area posta all’interno del Parco Marino di Punta Campanella e sottoposta a numerosi vincoli paesaggistici, archeologici ed idrogeologici. E sebbene tale progetto sia catalogato dal Comune di Massa Lubrense quale Intervento di Interesse Pubblico ex art.37bis L.109/1994 (ora art. 153 del D.lgs n. 163/06), esso trova proprio nel “pubblico” i suoi oppositori. Oltre ad enti sovraordinati quali Soprintendenza Archeologica, Regione Campania e Autorità di Bacino, anche gli stessi cittadini rappresentati dalla Pro-Loco, dal Comitato Civico in Difesa della Marina Lobra e dalle associazioni WWF e Italia Nostra, ritengono il progetto proposto incompatibile con le necessità di tutela e di sviluppo e con i vincoli posti sull’area.

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