domenica 3 maggio 2015

Sant'Agnello strappa i soldi per risanare le coste, ma il mare è inquinato: niente tuffi

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Sant’Agnello - Neanche il tempo di godersi appieno il primo weekend dal retrogusto d’estate che a Sant’Agnello viene battuto un record: arriva già lo stop ai tuffi. Niente balneazione, almeno fino a quando le analisi sui campioni di acqua non daranno un responso favorevole. Il sindaco Piergiorgio Sagristani, mentre da una parte esultava per l’arrivo dei 13 milioni di euro per risanare le coste (finanziamento regionale benedetto da Eduardo Cosenza, assessore ai lavori pubblici), dall’altro ha dovuto prendere carta e penna e firmare l’ordinanza che vieta la balneazione. A finire nel mirino è uno specchio d’acqua di Marina di Cassano, a quattro passi dal porticciolo della vicina di Piano di Sorrento. Il provvedimento, ovviamente, è stato notificato anche ai titolari delle concessioni degli stabilimenti. A cominciare dal lido Katarì. Sia chiaro: si tratta di un divieto temporaneo. Ma l’allarme sulle condizioni in cui versa il mare di Sant’Agnello ormai è diventato rosso. Rosso come il colore del divieto e, magari, di qualche scarico abusivo che inquina lo specchio del vicino Golfo del Pecoriello, gemma più unica che rara del litorale ma continuamente infestato da sversamenti sospetti e rifiuti. In tal senso, giorni fa, Sagristani ha annunciato l’istituzione di un tavolo di concertazione con Capitaneria di porto, Comune e Gori per tentare di risolvere i problemi di un angolo che rischia ancora una volta di divenire un’occasione sprecata sotto il profilo ambientale.

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