giovedì 21 maggio 2015

Letta, ultimo siluro a De Luca candidato

L'ex premier: se lo avesse proposto il Cavaliere saremmo scesi in piazza. Venerdì Berlusconi a Napoli 

Fonte: Simona Brandolini da la Repubblica Napoli

Enrico Letta conosce bene Vincenzo De Luca. D'altronde lo nominò suo sottosegretario alle Infrastrutture quando era sindaco di Salerno. E per questo doppio incarico non gli diede anche mai le deleghe. Non è più in Parlamento, ma è stato vicesegretario del Partito democratico e soprattutto capolista del Pd in Campania 2, la circoscrizione proprio di De Luca. A Ballarò l'altra sera ha detto: «Se penso agli impresentabili in Campania dico che è un signor problema, sottovalutato. Ma il tema di fondo è un altro». E spiega: «Se noi Pd, noi centrosinistra cominciamo ad applicare la doppia morale, penso che nell'arco di poco la gente ci abbandonerà e darà ragione a Grillo. Se Berlusconi avesse candidato a governatore della Campania una persona nelle condizioni di De Luca, cioè una persona che non potrà fare il governatore per le regole vigenti, il Pd sarebbe sceso in piazza. La doppia morale è una cosa che non posso accettare e la denuncio quando accade». Neanche il tempo di una dormita e ieri mattina, Roberto Saviano scrive: «"Se Berlusconi ». avesse candidato una persona nelle condizioni di De Luca, il Pd sarebbe sceso in piazza". Concordo con Enrico Letta».
 
Silenzio profondo nel Partito democratico campano. O quasi. Chi la pensa come Letta e Saviano sta rigorosamente zitto a dieci giorni dalle elezioni. A difesa di Vincenzo De Luca è sceso invece, il deputato renziano Ernesto Carbone. Che, velenosetto a dire il vero, posta la foto di una stretta di mano tra Letta e De Luca sindaco con questa didascalia: «Primarie 2012 quando tutti inseguivano i voti di De Luca». Il collega di partito e parlamento Marco Meloni gli ricorda però che De Luca, all'epoca, non era stato condannato in primo grado e quindi non poteva incorrere nelle maglie della Severino. E soprattutto che «non ebbe mai le deleghe, visto che non si dimise da sindaco». Il battibecco continua. Meloni ribatte: «Letta stringe la mano a sindaco, Renzi candida un condannato che non potrà fare il presidente». Carbone risponde: «Veramente lo hanno candidato i campani con le primarie. Per la lettura della sera ti consiglio l'articolo 27 della Costituzione». Meloni ancora: «Peccato non li avesse informati che avrebbe candidato casalesi e fascisti (impresentabili, Renzi dixit). Indifendibile dai». Carbone infine: «Indifendibili senza dubbio. Ma per questo basta votare le liste del Pd». Sul fronte campano è l'ex parlamentare e sostenitrice di De Luca, Graziella Pagano che a Letta ricorda: «Vincenzo De Luca ha vinto delle regolari primarie alle quali hanno partecipato 160 mila campani che meritano rispetto. Anche perché sai caro Enrico tu sei stato nominato in lista bloccata nella nostra regione. E da 2 anni non abbiamo più avuto il piacere di vederti. Rifletti quando ti ritirerai in quel di Parigi fra qualche settimana». una campagna al veleno, non c'è che dire. Ma tutto veleno casalingo.

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