martedì 19 maggio 2015

Gennaro Cinque, il candidato giusto per la Penisola Sorrentina

“L'interesse superiore della Costiera deve andare al di là delle legittime forme di prudenza e deve farci considerare le prossime elezioni come un’opportunità non delegabile più ad altri” 

Vico Equense - Oggi con Gennaro Cinque, candidato alla Regione Campania con Forza Italia, siamo andati in un posto incantevole. Si tratta di Villa Giusso Astapiana, un’antica dimora situata nella frazione di Arola. Da qui si domina l’intera Penisola Sorrentina. La sensazione che si prova, è che i Comuni della costiera siano uniti da un filo che li lega tutti. Perché allora non ragionare su una municipalità unica? “La Penisola Sorrentina, da Vico Equense a Massa Lubrense, conta oggi circa 80mila abitanti. La creazione di un Comune unico, comporterebbe di sicuro dei vantaggi economici. Unendo forze e capacità, in un solo Comune, potremmo ambire a finanziamenti europei con cui far fronte ai problemi con un respiro più ampio. Con molto rammarico devo, però, costatare che anche la Penisola Sorrentina è stata contagiata da un esasperato campanilismo. L’idea di un unico ente che ragioni per il territorio sotto il profilo delle opere pubbliche, della viabilità e dell’ambiente, comporterebbe anche dei notevoli risparmi, perché le risorse economiche sarebbero gestite in maniera più oculata e omogenea e gli sprechi diminuirebbero tantissimo.” È pensabile che singoli Comuni riescano da soli a sopperire a queste mancanze e a cambiare la rotta? “Mi auguro di sì, è nell'interesse di tutti. Ricordo che, su alcuni temi, già si è ragionato in maniera unitaria. Quando si è trattato di costruire il depuratore consortile della Penisola Sorrentina, si è pensato di portare tutti gli scarichi della Costiera nel nostro territorio, spendendo milioni di euro per il collettore e per la dismissione del depuratore di Sorrento. Oppure l’ospedale unico da realizzare a Sant’Agnello, che va nell'ottica del risparmio dell'efficienza e dell'efficacia. L’orizzonte comune è un Comune unico. Bisogna aprirsi, non chiudersi.”


Quali potrebbero essere i vantaggi? “I trasporti, le vie di collegamento, scelte uniche per tutto il territorio, faccio un semplice esempio: i rifiuti, un unico bando di gara per l’intero comprensorio che va da Vico Equense a Massa Lubrense. Avremo poi un solo sindaco, una sola giunta, un solo comandante dei vigili, un solo dirigente dell'ufficio tecnico, pochi consiglieri comunali, un’evidente riduzione della spesa.” Secondo la sua esperienza di amministratore, pensa che la popolazione della Penisola Sorrentina sia matura per questo importante passo? “Sicuramente lo è. Un Comune Unico sarebbe certamente la miglior risposta nella direzione dei vantaggi.” Anche convergere su un candidato unico della Penisola Sorrentina alle prossime elezioni regionali. Non crede? “La Costiera deve eleggere un rappresentante all’interno del nuovo Consiglio regionale. Perché togliere a questa terra la possibilità di essere rappresentata nell'assise della Regione?” È lei il candidato giusto? “Si può apprezzare o no la mia persona, ma sicuramente dopo venti anni di amministrazione pubblica ho l'esperienza adatta per ricoprire il ruolo di consigliere regionale. Conosco il territorio e le sue problematiche. L'interesse superiore della Costiera deve andare al di là delle legittime forme di prudenza e deve farci considerare le prossime elezioni come una opportunità non delegabile più ad altri.”

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