martedì 7 aprile 2015

Spiaggia libera "Le Calcare", nuovi lampioni e telecamere

Spiaggia "Le Calcare" e Claudia Scaramellino
Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino

Vico Equense - In estate e durante i giorni festivi ospita centinaia di persone. Anche ieri, a pasquetta, ha accolto folti gruppi di ragazzi in cerca di svago. Il suo look, però, quest’anno è cambiato. E non solo quello. E’ la spiaggia libera «Calcari» presso Marina d’Aequa, dove sono stati posizionati nuovi lampioni e installate quattro telecamere di videosorveglianza. Ultimati da pochi giorni, inoltre, nella stessa area i lavori per la rete elettrica, l’inserimento della fibra ottica, il rifacimento del manto stradale del viale d’accesso. Il restyling del borgo marinaro, con più luce e telecamere, è finalizzato a garantire una maggiore sicurezza in un’area molto frequentata nel periodo estivo. Gli occhi meccanici, infatti, renderanno la zona più vigilata. «Lungo questo tratto di arenile, che nei mesi di luglio e agosto è tra i più affollati – spiega il sindaco Gennaro Cinque – sono state posizionate una serie di telecamere, a una distanza di circa duecento metri l’una dall’altra». I piccoli furti e gli atti vandalici che ogni anno si verificano presso le «Calcari» hanno spinto l’amministrazione verso questa scelta. L’iniziativa è volta a consentire ai cittadini di usufruire della spiaggia pubblica senza troppi timori. «Oltre all’inserimento delle telecamere – aggiunge il primo cittadino – abbiamo migliorato anche l’impianto di illuminazione. Più lampioni e maggiore sorveglianza, dunque, sia sull’arenile, sia lungo il viale d’accesso al litorale». In questi giorni, mezzi meccanici hanno spianato la spiaggia mentre decine di operatori hanno lavorato per il posizionamento della fibra ottica, dei cavi della rete elettrica e dei nuovi lampioni.
 
«Nell’ambito di un piano di ottimizzazione – continua il primo cittadino – abbiamo cercato di concentrare insieme diverse tipologie di lavori, come in altre zone del territorio. In molti punti di Vico Equense, infatti, le attività di scavo per l’inserimento della fibra ottica, ad esempio, sono state realizzate simultaneamente a quelle della metanizzazione e della rete elettrica, per evitare di ritornare più volte con gli operai nella stessa area. Questo forse ha creato qualche disagio in termini di tempo, ma ci ha permesso di risparmiare sui costi». Sul nuovo look di Marina d’Aequa, però, non mancano gli scetticismi. «Tra le varie operazioni realizzate presso il borgo marinaro – afferma Claudia Scaramellino, consigliere di In movimento per Vico – ve ne sono alcune che hanno previsto la cementificazione di una fetta di arenile. Abbiamo presentato al sindaco e all’assessore competente un’interrogazione per capire il motivo di tale scelta. Ci hanno risposto dimostrando il possesso delle autorizzazioni necessarie per effettuare i lavori ma non ci hanno spiegato la ragione di tale operazione. Sarebbe stato meglio evitare un’ulteriore colata di cemento in un’area dove dovrebbe prevalere la natura». Altri, invece, nutrono perplessità sui nuovi lampioni posizionati. «Passeggiando presso la marina di Seiano – afferma Franco Cuomo, coordinatore territoriale dei Vas - insieme ad alcuni amici, non ho potuto fare a meno di vedere quegli orrendi lampioni da autostrada di periferia urbana piantati in maniera selvaggia e senza alcun criterio. Alle “Carcari”, inoltre, vi erano resti di tubi di plastica bianchi e azzurri sparsi ovunque, sull’arenile. Ho provato una pena profonda per il mio territorio. Quella spiaggia un tempo era una pietraia assolata, che si concludeva con le rovine cinquecentesche di un vecchio arsenale, con alle spalle piccoli vigneti, ulivi e fichi d’india. Oggi, dalla Torretta normanna al vecchio arsenale è solo un continuum di baracche di legno, di ferro arrugginito, di cancelli davanti ai quali spesso sono state gettate colate di cemento per improbabili piattaforme, ristoranti, bar che alla rinfusa d’estate servono di tutto».

1 commento:

enniovico ha detto...

Prof.sa, mi pare importante dare risalto alla sicurezza, ma nessun accenno al costo oppure al rapporto costo/beneficio, perché? siamo alle solite! Eppure per l'Amministratore l'analisi delle priorità dovrebbe essere l'a,b,c! Le ricordo il proverbio: "bisogna fare il passo secondo la gamba" e queste scelte credo vadano in senso contrario; insomma ambire al bello e al sicuro è ottima cosa, ma circa le carenze diffuse e spesso gravi che toccano la maggioranza cosa dire? Un po' di equilibrio in più non sarebbe male! Con devozione perché merita riconoscenza, grazie, ennio.