Vico Equense - Piazza Umberto I ritrova il «Gran caffè Zerilli», il bar fondato dal nonno di Bruce Springsteen. Ieri, all’inaugurazione del locale, hanno partecipato anche i membri del fan club italiano «Pink cadillac music» e i parenti italiani dell’artista. «Bruce Springsteen è molto legato alla sua terra d’origine e credo che gli faccia piacere sapere che è rinato il Gran caffè Zerilli». Così Vittorio Savarese commenta l’apertura del locale che ha ripreso l’antico nome della famiglia di Bruce. La parentela che lega il giovane vicano a Bruce Springsteen non è troppo lontana. La bisnonna di Vittorio, Chiara Sorrentino, e la nonna di Bruce, Adelina Sorrentino, erano sorelle. La figlia di Adelina Sorrentino e Antonio Zerilli, Adele Ann Zerilli, è la mamma di Bruce, cugina diretta di Arturo Frevola, nonno di Vittorio. «Ho conosciuto Adele Ann sei anni fa – spiega Vittorio Savarese – quando è venuta a farci visita insieme alla sorella e alla nipote Christine». Anche se non è mai stato a Vico Equense Bruce Springsteen ha sempre dimostrato affetto per i suoi parenti italiani in occasione di alcune interviste. Durante lo scorso concerto a Napoli, infatti, l’artista sul palco ha detto «It’s my resturant», sulla gigantografia del vecchio bar. «Abbiamo deciso di far risorgere il Gran caffè Zerilli – spiega Angelo Caso, tra i nuovi proprietari del locale - in onore di Bruce Springsteen. Suo nonno materno, Antonio Zerilli, faceva parte, infatti, di una famiglia che viveva a Vico Equense da oltre 40 anni, proprietaria del Gran caffè della piazza. I Zerilli emigrarono in America nel 1900 e, dunque, lasciarono il bar che acquistò il nome di Bar del sole. Si è chiamato così fino a pochi mesi fa. In qualità di nuovi proprietari abbiamo deciso di cambiare il nome e ritornare alle origini, in omaggio alla famiglia di Bruce Springsteen».
Alla serata d’inaugurazione ha partecipato anche lo chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo, star tv di Foxlife e giudice della prossima edizione di MasterChef Italia. «Mi fa piacere essere qui – afferma Antonino Cannavacciuolo – in primo luogo per mia sorella, che è tra i proprietari del risto-bar. Ho consigliato a lei e ai soci di curare i dettagli, usare prodotti genuini e di qualità. Per far funzionare un locale è necessario rendere particolari anche piatti semplicissimi». Il ritorno del «Gran caffè Zerilli» non rappresenta l’unico regalo che la città ha fatto a Bruce Springsteen. Risale al 2012 la delibera di consiglio comunale per il conferimento della cittadinanza onoraria all’artista americano.
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