mercoledì 15 aprile 2015

Riforma della Scuola: malcontento anche in Penisola Sorrentina

di Anna Guarracino 

Il malcontento per la “Buona Scuola”, a considerare quanto è emerso nell’assemblea sindacale della Cisl, organizzata giorni fa, a Sorrento, serpeggia anche qui, tra noi docenti e personale ATA delle scuole di ogni ordine e grado, della Penisola Sorrentina, abituati, solitamente, per la nostra natura pacata, a tenerci fuori da ogni forma di agitazione e/o di protesta. Ma ora che il vaso è davvero colmo, anche noi ci stiamo scuotendo e muovendo. Evidentemente troppo è il disgusto per quello che sta proponendo il governo per la riforma della scuola. Nell’assemblea ho percepito la voglia di reagire alla soverchieria dei nostri politici; ho sentito forti critiche di opposizione all’operato del governo Renzi: c’è stato chi ha disapprovato il metodo di lavoro adottato che ha escluso la partecipazione diretta della base, in barba ai principi democratici, decantati anche dal dettato costituzionale della nostra Repubblica, e alle tutele sindacali; chi ha contestato lo spirito di fondo della Riforma che più che al miglioramento della scuola risponde alla politica dei tagli, indiscriminati e ingiusti, e chi ha invocato, a gran voce, l’immediato cambio di rotta, perseguito anche con azioni di mobilitazione e di protesta. Dunque, anche noi, lavoratori nelle scuole della Penisola Sorrentina, ci dichiariamo delusi, mortificati e demotivati. Tutti, o quasi tutti, ci siamo sentiti bersagliati ingiustamente dai nostri politici prima con una sottile, ma spietata e ingiustificata, campagna denigratoria messa in atto proprio da quelli che ora pretendono di legiferare sulla scuola italiana per migliorarla (chi ha dimenticato le mistificazioni del Brunetta che dava del fannullone a tutti indiscriminatamente gli impiegati statali?) , e dopo con un’azione pseudo-riformatrice che mette a repentaglio la nostra stessa dignità e professionalità, oltre che il futuro stesso della Scuola Pubblica.
 
Ecco perché, alla fine dell’incontro/confronto, al grido- “Il voto lo diamo noi. Darvi zero è troppo”, tutti abbiamo bocciato, senza alcuna riserva, l’azione dell’attuale governo e le nuove proposte contenute nel testo della Buona Scuola e ci siamo riproposti di rincontrarci in piazza S.S. Apostoli, a Roma, sabato 18 aprile c.a., per gridare ancora una volta, con voce più estesa e più convinta, il nostro dissenso alle devastanti proposte per la Riforma del sistema scolastico.

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