sabato 11 aprile 2015

Maggioranza risicata in consiglio comunale, Scaramellino: «Il coraggio, dice Manzoni, se uno non ce l'ha, non se lo può dare...”


L’incompatibilità passa, assenti tra i banchi della maggioranza: Andrea Buonocore, Luigi Savarese e Giovanni Starace 

Vico Equense - Maggioranza risicata ieri sera in Consiglio comunale. All'ordine del giorno la formale contestazione a Gennaro Cinque, ai sensi della vigente normativa in materia, dell’intervenuta condizione d’incompatibilità a coprire la carica di Primo cittadino. Assenti tra i banchi della maggioranza: Andrea Buonocore, Luigi Savarese e Giovanni Starace. L'incompatibilità passa con 7 voti favorevoli, un astenuto. La minoranza al momento del voto si è allontanata dall'aula. Tutto parte da un ricorso avanti al TAR Campania, pervenuto il 7 aprile al protocollo del Comune di Vico Equense contro l’ordinanza del provvedimento adottato dal Responsabile del Servizio Urbanistica del Comune di Vico Equense in data 2 aprile 2015, notificato in pari data, di reiterazione di un ordine di demolizione e rimessa in pristino dello stato dei luoghi. Questo ricorso instaura un procedimento di lite pendente contro l’Ente, e una conseguente sopravvenuta incompatibilità alla carica di Sindaco. “In scena, - commenta Claudia Scaramellino, consigliere comunale di IN Movimento per Vico - in consiglio comunale, la commedia dei consiglieri signorsì, che malgrado le ammonizioni degli avvocati della minoranza sull'inammissibilità del ricorso presentato dal sindaco al TAR e non ancora recepito, hanno votato.
 
Abbiamo sentito dire, dalla maggioranza (per la verità priva di tre consiglieri), che anche altri sindaci hanno adottato la strategia del nostro sindaco per candidarsi alle regionali e dunque si poteva fare anche a Vico. Ma che altri adottino strategie furbesche non significa che sia giusto farle. Sarebbe a dire che una cosa ingiusta diventa giusta, se la fanno tutti. E' stato il trionfo dell'impudenza, che ha travolto il rispetto delle istituzioni democratiche e del popolo sovrano. Stasera (e non è la prima volta!!!) è stato ridotto il Consiglio comunale a una pantomima e il popolo sovrano, che si è affidato a questa maggioranza, nel 2011, con il 69% dei suffragi per il sindaco, degradato a spettatore un po' tonto. Disdicevole e penoso lo spettacolo della massima assise vicana ridotta ad avallare l'ambizione di un primo cittadino, con strategie di superamento della legge, che fanno dei consiglieri dei signorsì. Penso che abbiamo toccato il fondo, ma non avendo i numeri per contrastare un tale scempio di democrazia Noi, la minoranza, siamo andati via. Se solo un altro consigliere fosse uscito con noi, lo scempio di democrazia, almeno per stasera, poteva essere evitato, perché sarebbe venuto meno il numero legale per esprimere il voto del consiglio. Ma il coraggio, dice Manzoni, se uno non ce l'ha, non se lo può dare...", conclude il consigliere di opposizione.

1 commento:

M.llo Cioffi ha detto...

Vi è coraggio per chi va via , O è solo codardia; il confronto in aula anche contrastante fa parte del gioco di pura democrazia, abbandonare ,atto estremo si tradisce anche il proprio elettorato.vi poteva essere maggiore chiarezza peccato sarà per la prossima volta ...però nn parlate di coraggio...che è ben altra cosa è certamente nn ne siete l'esempio. ..buona domenica. ..