domenica 12 aprile 2015

Il Consiglio comunale contesta l'incompatibilità al sindaco Gennaro Cinque

di Claudia Esposito

Vico Equense - Un consiglio comunale con una maggioranza risicata contesta al sindaco Gennaro Cinque la sopravvenuta incompatibilità dopo il ricorso avanzato al Tar da quest'ultimo contro l'avvio del procedimento di reiterazione di demolizione formulato dall'ufficio urbanistica. Un provvedimento adottato per verificare la legittimità di un piccolo vano pertinenziale all'abitazione del primo cittadino e l'eventuale cambio di destinazione d'uso di un deposito. Una vicenda che affonda le radici già negli anni '80 ma che ora potrebbe aprire a Gennaro Cinque le porte per la candidatura alle regionali nella lista di Forza Italia. La sussistenza della «lite pendente» tra primo cittadino e Comune è stata però aspramente criticata da Giuseppe Dilengite, capogruppo della civica di opposizione «Forza del Sud»: «Ci sarebbe molto da dire a livello etico su questi sindaci che trovano questi escamotage per potersi candidare senza dimettersi. In questo caso, l'intera vicenda desta perplessità ed è strumentale alla candidatura alle regionali. Un abuso sanzionato nel 2006 e rimasto quiescente da allora senza acquisizione al patrimonio comunale nè ordinanza di demolizione per cui si fa un nuovo sopralluogo proprio a fine marzo. Inoltre - continua Dilengite - l'atto emesso dal'ufficio Urbanistica è un atto endoprocedimentale, un avvertimento. Non è un ordine di demolizione, per cui non va fatto ricorso al Tar. Quindi non c'è motivo del contendere, visto che lo stesso ricorso al momento non risulta nemmeno depositato al tribunale.
 
Alla candidatura ci si poteva anche arrivare dimettendosi entro il 24 febbraio, così la Città avrebbe potuto votare di nuovo a maggio». Al momento del voto, tutta l'opposizione ha abbandonato l'aula in segno di protesta dissociandosi da quella che i consiglieri di «In movimento per Vico» hanno definito «una pantomima per avallare provvedimenti "ad personam"». Poche ore prima del Consiglio, il portavoce di "In movimento per Vico" ed ex consigliere Aldo Starace aveva invitato il Consiglio "ad avere uno scatto di dignità a non votare l'incompatibilità per non sottostare "ad ordini di scuderia". Quindi il voto, con soli 7 voti favorevoli tra i banchi della maggioranza, viste le assenze dei consiglieri Luigi Savarese, Giovanni Starace e Andrea Buonocore. «Non è nostro compito - ha ribattuto il consigliere di maggioranza Maria Teresa Eusebio - valutare o meno la fondatezza del ricorso. Abbiamo solo preso atto che questa azione del sindaco crea un'incompatibilità con il suo ruolo istituzionale. Così diamo la possibilità al primo cittadino di presentare le sue osservazioni difensive entro 10 giorni».

Nessun commento: