lunedì 6 aprile 2015

Flora Beneduce: “Traliccio Terna. Io sola per il diritto alla salute dei cittadini del parco Sant’Agostino”

Flora Beneduce
Comune assente. Solo il consigliere regionale FI a difesa dei residenti di via Savorito 

Castellammare di Stabia - “Quanto vale una vita umana? I costi da sostenere dalla Terna per la rimozione del traliccio a via Savorito sono davvero equiparabili a quelli per la salute, la sicurezza, l’incolumità dei cittadini?”. Con questi interrogativi Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e componente della commissione permanete che si occupa di Affari istituzionali, commenta la tragedia che si poteva consumare ieri sera al parco Sant’Agostino. Verso le 20, infatti, un cavo elettrico si è staccato da uno dei punti di congiunzione del traliccio, sprigionando fiamme e provocando un fortissimo boato. L’onorevole Flora Beneduce, interessata dai condomini di via Savorito, porta la questione dell’ inquinamento elettromagnetico generato dal traliccio all’attenzione della settima commissione permanente, che si occupa di Ambiente e, in meno di un mese, viene effettuato il sopralluogo, alla presenza del presidente della commissione, del responsabile dell’Asl Na 3 Sud, l’Arpac e i rappresentanti della cooperativa Sant’Agostino. Si constata la fondata possibilità di conseguenze negative per la salute dei condomini. A febbraio, poi, la commissione convoca i tecnici responsabili della gestione dell’ impianto, i rappresentanti istituzionali del Comune di Castellammare di Stabia e gli Enti regionali di controllo. «Da medico, non posso ignorare la richiesta dei residenti esposti alle onde elettromagnetiche.
 
Le conseguenze sono estremamente dannose per la salute – spiegava l’onorevole Beneduce –. Penso ai casi di tumori, alle disfunzioni tiroidee, alle allergie, ai mal di testa cronici e ai reumatismi, solo per citare alcune patologie derivanti dalla vicinanza ad un campo elettromagnetico con livelli di tensione così alti. È per questo che sono vicina ai condomini del parco Sant’Agostino e sento mia la lotta per la rivendicazione di un diritto fondamentale, quello alla salute. Ci sono adulti e bambini che rischiano la vita. È necessario intervenire subito, per evitare all’intera comunità cittadina costi umani, di cui la coscienza collettiva dovrà rendere conto, e ricadute sul bilancio del comparto sanitario». Al Centro direzionale, però, i condomini non si presentano. Flora Beneduce sembra essere l’unica paladina di una battaglia che non vuole abbandonare. Infatti, l’onorevole ha avviato le procedure per inviare tutto l’incartamento alla commissioni Trasparenza, al fine di verificare se ci sono gli elementi per interessare la Procura. Non c’è più tempo per aspettare l’intervento della Terna e le dilazioni del comune di Castellammare. “Ieri sera, il dramma è stato sfiorato – dice Flora Beneduce -. Eppure, c’è una tragedia in atto che è ben più grave del timore legato alla vicenda delle ultime ore. Ci sono vite umane che si stanno consumando per patologie legate al campo elettromagnetico del traliccio. Io non mi fermo. Sulla salute, non c’è prezzo che tenga” La vicenda Quella del traliccio è una questione che per troppo tempo è stata trascurata dalle istituzioni. Già a partire dal 2001, i residenti della zona scrivono all’Enel, denunciando i rischi di inquinamento e i danni per la salute dovuti al campo elettromagnetico generato dall’elettrodo che si trova in prossimità del Parco. La società risponde che gli impianti sono progettati e realizzati nel rispetto delle leggi e delle normative vigenti, per cui sono ampiamente rispettati i limiti dei valori di campo elettricomagnetico previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’aprile 1992, al tempo in vigore. I condomini non si arrendono e scrivono nuovamente all’Enel, che fornisce la stessa risposta, annunciando però, che nei programmi di sviluppo delle reti di distribuzione primaria è prevista la graduale eliminazione del livello di tensione a 60 kW, per cui, nel medio – lungo termine, sarà smantellata la linea in argomento. Per accelerare il processo, gli abitanti del parco Sant’Agostino, che avevano già informato in più occasioni l’amministrazione comunale, fanno pressing sul primo cittadino, che all’epoca era Salvatore Vozza. Nel estate 2006 viene firmato un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e l’Enel per lo spostamento del traliccio posto davanti agli edifici della cooperativa in questione. A distanza di mesi, la procedura per lo spostamento dei cavi non è stata avviata. Si dovrà attendere ancora un anno, precisamente settembre 2007, per ottenere un impegno economico da parte del Comune di Castellammare di Stabia, che si è assunto l’onere di versare 30mila euro all’Enel – “non appena sarà esecutiva la determina dirigenziale del settore lavori pubblici per lo spostamento del traliccio” – stando a quanto scritto nel documento d’intesa. Nulla di fatto fino al 2009, anno in cui il traliccio diventa di proprietà della Terna S.p.A., a quel punto i condomini del Parco Sant’Agostino decidono di alzare nuovamente la voce. A luglio, il sindaco di Castellammare di Stabia scrive all’Asl Na3 Sud, all’Arpac, al comitato della cooperativa Sant’Agostino e al dirigente del IX settore, convocando un incontro a palazzo Farnese. Sembrava che le cose stessero finalmente cambiando, ma c’è voluto poco per capire che era solo un’altra illusione. Dall’incontro a Palazzo Farnese passano altri cinque anni, giungendo così agli eventi dello scorso autunno.

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