martedì 14 aprile 2015

Ennesima fuoriuscita di liquami a mare nel golfo del Pecoriello a S. Agnello

Sant'Agnello - Il WWF ha denunciato l’ennesimo scarico di liquami fuoriusciti nel Golfo del Pecoriello. “Scarichi analoghi ormai li osserviamo con una certa continuità da troppi anni - dichiara Claudio d’Esposito - Presidente del WWF Penisola Sorrentina – e non si può certo più parlare di incidenti o di fenomeni occasionali!!! Ci appare assurdo che ancora non si riesca a venirne a capo. Siamo fiduciosi nel lavoro delle forze dell’ordine e dei magistrati e ci auguriamo che a tale increscioso fenomeno, che ha raggiunto picchi di evidenza non più negabili, si riesca a dare una risposta convincente. Ne va della salute del nostro mare e della stessa economia della penisola sorrentina ad esso legata.” L’allarme è scattato nel pomeriggio di lunedì, alle ore 18, quando alcuni cittadini, che avevano approfittato della bella giornata e della calma di mare per una passeggiata in barca lungo la costa, si sono imbattuti in una vera e propria cascata di acque maleodoranti. “Appena c’è stata segnalata la fuoriuscita di liquami di natura presumibilmente fognaria dal canale sotto via dei Pini che sbocca direttamente sulla spiaggia del Pecoriello, abbiamo subito allertato la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia che si è recata sul posto.” Le sostanze inquinanti e maleodoranti, fuoriuscite dal canale, dopo aver percorso il tratto della spiaggia si sono riversate direttamente nel mare. Lo sversamento di liquami di natura presumibilmente fognaria ha di fatto provocato una grave alterazione morfologica della spiaggia, delle acque e dell’ecosistema marino oltre ad un conseguente danneggiamento paesaggistico-ambientale.
 
Già più volte, nel passato e di recente, la fuoriuscita del “troppo pieno” allocato sulla spiaggia del Pecoriello ha causato analoghi problemi, scaricando sostanze inquinanti in mare e arrecando un serio e tangibile danno per la salute pubblica e deteriorando l’ambiente paesaggistico e marino, sia visivamente che materialmente proprio in un tratto di costa ad altissima vocazione balneare, ed in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed ambientale (D.L. 490/99 e dall’art. 1 sexies del D.L. 27 giugno 1985 n.312 convertito in legge il 8 agosto 1985 n. 431 estesa ai tratti marini con sentenza Cassazione Penale sez.III 13 giugno 2001 n. 23779 ud.27 aprile 2001 Catanzaro G. ed altro) ed inquadrata nei SIC (Siti di Interesse Comunitario in base alle direttive CEE 79/409/CEE “UCCELLI” e 92/43/CEE “HABITAT” ed al DPR n°357 del 8 settembre 1997 e successive modifiche ed integrazioni con DPR n°120 del 12 marzo 2003). Il WWF ha chiesto un immediato intervento atto a promuovere: - l’individuazione della provenienza delle sostanze fuoriuscite dalla condotta e giunte nelle acque marine; - l’accertamento della qualità delle acque marine nel punto segnalato per poter valutare l’entità dell’eventuale Danno Ambientale alla Flora e alla Fauna del Sito; - l’accertamento della presenza di inquinanti nella spiaggia nel punto interessato dalla fuoriuscita di liquami, anche tramite operazioni di carotaggio; - l’attuazione di tutte le eventuali procedure di Bonifica del Sito e di messa in sicurezza dell’area marina e terrestre, comprese le operazioni di bonifica dell’arenile così come previsto dalle normative vigenti (L.152/06), consistenti nel filtraggio, purificazione e successivo ripascimento; - l’individuazione di tutte le responsabilità civili e/o penali anche di carattere omissivo da parte di pubbliche amministrazioni ed enti gestori.

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