mercoledì 15 aprile 2015

Decadenza, domani secondo Consiglio comunale

Vico Equense - Cade l'ultima pregiudiziale per la candidatura di Gennaro Cinque alle elezioni regionali. Faito diventerà la quattordicesima frazione di Vico Equense. E' quanto ha stabilito la delibera della Giunta Regionale del Presidente Stefano Caldoro, approvata ieri su proposta dell'assessore al Patrimonio, che ha recepito le richieste provenienti dal Primo cittadino. Contemporaneamente continua l’iter per far decadere "volontariamente" Gennaro Cinque dalla carica di Sindaco. Domani, 16 aprile 2015, alle ore 19,00, si svolgerà il secondo Consiglio comunale, per dare la possibilità al primo cittadino di presentare le sue osservazioni difensive, dei tre previsti dalla legge. Cinque ha aperto un contenzioso giudiziario contro l'amministrazione che lui stesso guida. La denuncia ha quindi portato a una lite pendente con il suo Comune: in base al Testo unico sull'ordinamento degli enti locali, questo comporta una situazione d’incompatibilità. Per tale motivo, il consiglio comunale lo farà decadere nei prossimi giorni. Decadendo, Gennaro Cinque avrà via libera per la sua candidatura alle prossime elezioni, che ha tempo fino al 30 aprile per accettare la candidatura con Forza Italia. Nel caso, invece, si fosse dimesso, avrebbe causato il commissariamento del suo Comune, con l'escamotage adottato dal sindaco, a Vico Equense non arriverà il commissario prefettizio e a guidare la Giunta sarà il vicesindaco Benedetto Migliaccio, come sindaco facente funzione. “Nei miei confronti è stato presentato un esposto. – commenta Gennaro Cinque – L’ufficio ha seguito il suo iter, ed io ho colto la palla al balzo. Questa legge che impone le dimissioni esiste solo in Campania. C'è una limitazione oggettiva all'elettorato passivo che è un diritto costituzionalmente sancito.”
 
La sussistenza della «lite pendente» tra primo cittadino e Comune è stata però aspramente criticata dalle opposizioni che al momento del voto, ha abbandonato l'aula in segno di protesta dissociandosi da quella che i consiglieri di «In movimento per Vico» hanno definito «una pantomima per avallare provvedimenti "ad personam"». Poche ore prima del primo Consiglio comunale, il portavoce di "In movimento per Vico" ed ex consigliere Aldo Starace aveva invitato il Consiglio "ad avere uno scatto di dignità a non votare l'incompatibilità per non sottostare "ad ordini di scuderia". Quindi il voto, con soli 7 voti favorevoli tra i banchi della maggioranza, viste le assenze dei consiglieri Luigi Savarese, Giovanni Starace e Andrea Buonocore.

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