giovedì 16 aprile 2015

Decadenza, accelera l'iter. Stasera secondo consiglio comunale


di Claudia Esposito

Vico Equense - Accelera la procedura per la decadenza del sindaco Gennaro Cinque in vista di una probabile candidatura del primo cittadino alle regionali nella lista di Forza Italia. Dopo che la giunta regionale ha approvato il passaggio ai Comuni della gestione del patrimonio immobiliare di Monte Faito, condizione che Cinque aveva posto per la sua candidatura, è stato convocato per stasera alle ore 19, in via d'urgenza, il secondo Consiglio comunale per procedere con l'iter della decadenza. Il sindaco ha infatti scelto di non avvalersi dei dieci giorni di tempo per presentare dichiarazioni in sua difesa dopo che il Consiglio comunale gli ha contestato l'incompatibilità la scorsa settimana. Un'incompatibilità sorta a seguito di un ricorso avviato dal primo cittadino contro un provvedimento di reiterazione di un'ordinanza di demolizione emessa a fine marzo dall'ufficio Urbanistica per un piccolo vano ritenuto abusivo nei pressi della sua proprietà e di un eventuale cambio di destinazione d'uso di un deposito.
 
Provvedimento ritenuto «farlocco e costruito sulla sabbia» da parte dei consiglieri di opposizione della lista civica «In movimento per Vico», che non parteciperanno alla seduta. Un gesto di protesta contro un atto definito già nel primo Consiglio «una pantomima strumentale alla candidatura del primo cittadino alle regionali, priva di presupposti giuridici, in quanto l'avvio del procedimento di reiterazione di ordinanza di demolizione è atto endoprocedimentale contro cui non è ammissibile il ricorso. Un ricorso che al momento non risulta nemmeno depositato al Tar». Dello stesso avviso anche i consiglieri dell'altra civica di opposizione, «Forza del Sud», che saranno assenti anche per contestare il carattere di urgenza della seduta, tempistica stretta ritenuta strumentale anch'essa per rientrare nei tempi della presentazione delle liste elettorali. Acque agitate anche in maggioranza: attese di nuovo defezioni che sarebbero da addebitarsi a scontri interni per la successione al primo cittadino nel governo della Città. Assenze che comunque non pregiudicheranno il raggiungimento del numero legale. Dopo la seduta di stasera, il sindaco avrà gli ultimi dieci giorni di tempo per risolvere l'incompatibilità, prima del terzo, ultimo e decisivo Consiglio, che sarà fissato verso il 28 aprile.

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