giovedì 16 aprile 2015

Consiglio comunale, tutto è filato liscio

Più vicina la decadenza del Sindaco Gennaro Cinque 

Vico Equense - Chi guida un’Amministrazione comunale non può presentarsi alle Elezioni Regionali. Tutto nasce da una legge approvata negli scorsi mesi dal Consiglio regionale a maggioranza centrodestra. Fatta la legge, trovato l’inganno: in tanti hanno deciso di creare le condizioni per la loro decadenza. E per questo motivo alcuni sindaci hanno trovato l'escamotage: fanno causa all’Ente che guidano allo scopo di farsi dichiarare decaduti e correre per un posto al Consiglio regionale della Campania. Anche Gennaro Cinque, sindaco di Vico Equense, si è ricordato che un po’ di anni fa il Comune gli aveva intimato di demolire una piccola costruzione abusiva ed è ricorso al Tar. Questa sera, infatti, è stato convocato, in via d'urgenza, il secondo Consiglio comunale per procedere con l'iter della decadenza. Il sindaco ha scelto di non avvalersi dei dieci giorni di tempo per presentare dichiarazioni in sua difesa dopo che il Consiglio comunale gli ha contestato l'incompatibilità la scorsa settimana. Tutto è filato liscio. Il Consiglio comunale è durato solo dieci minuti, presente tutta la maggioranza tranne Andrea Buonocore. Tutti hanno preso atto, votando la dichiarazione d’incompatibilità tranne il Presidente del Consiglio comunale, Maurizio Cinque che si è astenuto. Nessun dibattito, e neanche interventi. I consiglieri di opposizione della lista civica “In movimento per Vico”, non hanno partecipato alla seduta. Un gesto di protesta contro un atto definito già nel primo Consiglio “una pantomima strumentale alla candidatura del primo cittadino alle regionali, priva di presupposti giuridici, perché l'avvio del procedimento di reiterazione di ordinanza di demolizione è atto endoprocedimentale contro cui non è ammissibile il ricorso. Un ricorso che al momento non risulta nemmeno depositato al Tar”. Nelle dichiarazioni di voto il Consigliere comunale di maggioranza Luigi Savarese ha detto che la maggioranza non accetta lezioni di morale da chi non si presenta ed è la minoranza a non avere rispetto delle istituzioni. “Siamo dispiaciuti – aggiunge Savarese - di far decadere il sindaco, con il quale ci siamo candidati, ma bisogna seguire le leggi e data la situazione costatare l’incompatibilità.” Dopo la seduta di stasera, il sindaco avrà gli ultimi dieci giorni di tempo per risolvere l'incompatibilità, prima del terzo, ultimo e decisivo Consiglio, che sarà fissato verso il 28 aprile.

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