sabato 4 aprile 2015

Castellammare, maggioranza divisa il sindaco Cuomo a rischio sfiducia

Nicola Cuomo
Aumenta la tensione nel Pd tra faide interne, epurazioni e dimissioni degli assessori 

Fonte: Francesco Fusco da Il Mattino

Castellammare di Stabia - Tra faide interne, epurazioni e dimissioni a raffica, sono ore di alta tensione nel Pd a Castellammare di Stabia. In molti, a due anni circa dalla vittoria elettorale, stanno lì a chiedersi: «Ma se avessimo perso e fossimo all'opposizione, cosa sarebbe successo?» Perché, nella città delle acque, c'è una vicenda piuttosto singolare. Un partito che, dopo una breve parentesi di governo di centrodestra con il magistrato Luigi Bobbio, riuscì nel 2013 a riconquistare Palazzo Farnese eleggendo sindaco Nicola Cuomo, nipote dell'ex ministro democristiano Antonio Gava, ma che da giorni litiga e si azzuffa come raramente è capitato in passato, persino m un partito più abituato alle «discussioni» interne e ai venti gelidi delle correnti che all'unità. È una settimana di passione interminabile per il sindaco e per tutta la sfera stabiese democrat. Il bilancio che passa in aula su «ordine» della segreteria regionale del partito, la revoca delle deleghe agli assessori di area «casilliana», Antonio Poziello e Giusy Amato, le dimissioni da capogruppo di Francesco Iovino che presenta un esposto all'Anac sulle Antiche Terme (vero pomo della discordia) annunciando il suo passaggio all'opposizione. E, ieri mattina, le dimissioni dell'assessore Nicola Corrado. Su tutto, gli effetti di un consiglio comunale (quello di mercoledì scorso) che sta provocando, nel microcosmo della politica stabiese, una vera scossa tellurica: la ridefinizione dei rapporti di forza, o degli equilibri, tra chi per anni ha marciato in maniera compatta e oggi, invece, si divide, mettendo a rischio la stessa consiliatura.
 
Da una parte il sindaco Nicola Cuomo, oggi più che mai «uomo solo al comando» senza più controllo sul partito di maggioranza relativa e con un occhio rivolto all'Ncd e alle civiche di opposizione. Dall'altra, il gruppo che fa capo a Francesco lovino (referente numero uno del consigliere regionale Mario Casillo), "re" delle preferenze alle ultime comunali. Senza dimenticare le altre correnti, come quella che fa riferimento al consigliere Michele Migliardi (da tempo passato al Gruppo Misto) o quella dei riformisti, guidata da Toni Pannullo, in aperto contrasto con le scelte della segreteria politica stabiese affidata al segretario Vittorio Cambri. Uno scontro in piena regola, tra dichiarazioni al vetriolo, accuse incrociate e liti varie. Al punto che si è reso necessario l'intervento del segretario regionale. Assunta Tartaglione, per evitare (almeno per il momento) lo scioglimento dell'assise. «Mercoledì scorso mi sono adoperata per far sì che tutti i consiglieri del Pd votassero a sostegno del sindaco - afferma - c'è bisogno di uno sforzo comune per ritrovare l'unità». Mala situazione appare molto difficile. Al punto che, nei prossimi giorni, non è esclusa la clamorosa ipotesi di una sfiducia a Cuomo, con la firma dei suoi ex fedelissimi insieme alle opposizioni.

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