sabato 11 aprile 2015

Bufera sul sindaco che sogna la Regione

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Vico Equense - «A Vico Equense il sindaco, pur di aggirare la legge, ha fatto ricorso contro un'ordinanza di demolizione che non esiste, che con c'è, che non è mai stata emessa». È la bordata del gruppo di opposizione In Movimento per Vico che si scaglia contro Gennaro Cinque. Il primo cittadino, in vista della probabile candidatura alle elezioni Regionali nella lista di Forza Italia a supporto dei governatore uscente Stefano Caldoro, per far scattare la decadenza e scongiurare il commissariamento dell'amministrazione (che verrebbe condotta dall'attuale vicesindaco Benedetto Migliaccio), giorni fa ha presentato ricorso al Tar della Campania impugnando la nota di avvio dei procedimento del Comune circa l'avvenuta esecuzione - da parte proprio di Cinque - di alcune opere presso il proprio salone di arredamento, Telearredo. Tra i lavori sospetti, quelli per la realizzazione di un piccolo wc. Il bagno e altri piccoli interventi non sono inseriti nei carteggi presentati dal sindaco (in veste di privato) alcuni anni fa quando chiese e ottenne il condono edilizio all'ente. A confermarlo anche una relazione dei vigili urbani e dell'ufficio urbanistica che si sono attivati - è questa la versione del sindaco - dopo l'arrivo di un esposto anonimo inviato contro Cinque da un "corvo". Da qui i controlli a Telearredo, le contestazioni sulle opere e la scelta del sindaco di fare ricorso: «Inizialmente avevo pensato a farmi multare per divieto di sosta, poi è arrivata questa denuncia...» ha detto giorni fa proprio Cinque confermando la volontà di puntare alle Regionali con l'escamotage del contenzioso. Ma oggi è bufera politica.
 
Al di 1à della seduta del consiglio comunale che nella giornata di ieri ha avviato l'iter per la decadenza iniziando a contestare a Cinque il contenzioso sorto con il Comune, l'opposizione non ci sta a far passare sottotraccia la trovata per le Regionali del sindaco. Cosi la civica "In Movimento per Vico" - rappresentata in aula dai consiglieri comunali Natale Maresca, Claudia Scaramellino e Andrea Lauro - non esita a scagliarsi contro Cinque. A rompere gli equilibri spunta una nota diffusa dal portavoce del gruppo di minoranza, l'avvocato Aldo Starace, che è una stangata sul sindaco e l'intero governo cittadino: «Si tratta di un piano ben congegnato per farsi dichiarare decaduto dalla carica di sindaco, evitare lo scioglimento del consiglio, affidare l'amministrazione al vice sindaco sino alle elezioni del 2016 e potersi candidarsi al consiglio regionale senza doversi dimettere. Insomma tenere due piedi in una scarpa, cioè conservarsi, in caso di mancata (probabile) elezione, la possibilità di rientrare al Comune come assessore. Un giochino già sperimentato da altri sindaci. Ed allora perché sarebbe onesto e doveroso che il consiglio non si renda partecipe e complice di un misfatto disobbedendo all'ordine del sindaco?».

Nessun commento: