martedì 17 marzo 2015

Vico Equense. Scatta la guerra ai mendicanti, pronta l’ordinanza sull'esempio di Sorrento

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Vico Equense - E’ una proposta. Che comunque già trova sponde incisive nel cuore dell’amministrazione. Il modello da rilanciare a Vico Equense è quello messo a punto a novembre nella vicina Sorrento quando il sindaco Giuseppe Cuomo, dopo mesi di appelli lanciati da alleati e anche commercianti, decise di firmare l’ordinanza anti-accattonaggio che destò scalpore, reazioni avvelenate dalla Curia e, addirittura, l’arrivo accuse firmata dalla modella Raffaella Fico. Eppure, di nomadi a chiedere l’elemosina in centro, non se ne vedono. Ma adesso, con l’estate dietro l’angolo, anche il Comune di Vico Equense intende emulare Sorrento con un provvedimento chiaro, eloquente. Inizialmente partorito dal consigliere comunale di maggioranza Vincenzo Cioffi, già maresciallo dei carabinieri e tra i più vicini a Gennaro Cinque. Il sindaco ora ha sulla scrivania una bozza di un testo che, se dovesse convincere tutti, potrebbe entrare in vigore già a stretto giro. Bocche cucite, almeno per il momento. Perché l’ipotesi, concreta, di adottare con urgenza una manovra che possa limitare il fenomeno dei questuanti – che a detta di qualcuno possono rappresentare l’anello di congiunzione anche con la malavita (a dirlo fu l’assessore di Sorrento, Massimo Coppola) – arriva in un momento politico abbastanza delicato. Il sindaco Cinque, che era dato in rampa di lancio verso la candidatura alle elezioni Regionali con la casacca di Forza Italia, ora invece è intenzionato ad assumere una posizione attendista.
 
La maggioranza resta divisa, in particolare dopo aver definitivamente bocciato il progetto che – a fronte di un cambio di destinazione d’uso – prevedeva la realizzazione di alloggi popolari e un parcheggio interrato lì dove attualmente c’è l’ex hotel Cristallo, oramai chiuso da decenni. In ogni caso, le premesse per giungere entro qualche settimana all’approvazione di un provvedimento – così come avvenuto a Sorrento, gli indizi inducono a pensare alla predisposizione di un’ordinanza sindacale – sono numerosi. E Cinque, sempre su consiglio della stessa squadra di maggioranza, non chiude le porte agli strumenti giusti per chiudere il cerchio e mettere alla porta chi fa accattonaggio. Multe salate, magari anche confische immediata per il provento di un’attività che potrebbe essere definita illecita nell’ordinanza che a Sorrento provocò un caos incredibile sbarcato anche all’attenzione dei telegiornali nazionali. Rispetto però all’esperimento di Cuomo – che sulle prime chiamò in causa anche la Caritas individuata dal primo cittadino come l’organismo adatto a cui destinare i proventi dell’attività di contrasto ai questuanti ma l’Arcidiocesi di Sorrento si dichiarò estranea a questa possibilità e si scagliò contro la decisione dell’amministrazione – a Vico Equense non dovrebbe essere “citata” la Curia. Proprio per scongiurare rischi, sotto il profilo mediatico, per un flop dell’eventuale ordinanza.

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