venerdì 13 marzo 2015

Ospedale del Mare al via. S`inaugurano gli ambulatori

Ciro Verdoliva
Nella nuova struttura non confluirà più il Loreto Mare

Fonte: Angelo Lomonaco da Il Corriere del Mezzogiorno

Napoli - L'ingegnere-commissario Ciro Verdoliva ieri è rimasto fino a sera all'Ospedale del Mare per curare l'organizzazione della cerimonia inaugurale di stamattina con la partecipazione del governatore Caldoro e del sindaco de Magistris. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, invece, interverrà solo in videoconferenza. Ieri sera sono stati predisposti gli schermi, sotto la supervisione di Verdoliva, dopo le pulizie di cantiere e quelle cosiddette di fino su vetri e superfici lucide. Al commissario tutti riconoscono il grande merito di avere accelerato i lavori dell'ospedale, che sembrava destinato a trasformarsi in un'incompiuta. Ma ha accelerato tanto da attirarsi anche qualche critica per l'apertura parziale che Sei considera un'iniziativa da campagna elettorale perché dopo l'inaugurazione entreranno in funzione solo i quattordici ambulatori. È stata una forzatura? «Se mai si comincia, mai si finisce. E comunque un ospedale di queste dimensioni non può partire all'improvviso. È giusto anche per stimolare altri attori. I trasporti, per esempio, dovranno essere organizzati. E i cittadini devono cominciare ad abituarsi», risponde Verdoliva. Commissario, manterrà la promessa di completare l'Ospedale del Mare entro agosto? «Entro l'autunno, comprensivo di collaudo a fine anno». La velocità di azione di Verdoliva ha sorpreso un po' tutti. «Fino all'ultimo — dice lui in tono scherzoso — molti non ci credevano. Ma non sono un mago, senza nemmeno tanto lecchinaggio, è stato fondamentale il sostegno di Caldoro. Comunque il risultato non l'ho raggiunto da solo».


«Finalmente si inaugura il poliambulatorio dell'Ospedale del Mare. Una buona notizia», commenta Leonardo Impegno, deputato del Pd, aggiungendo: «Sappiamo tutti, però, che non sono ancora risolti i problemi relativi all'intera struttura. Si tratta di capire come sarà impiegato il personale sanitario e amministrativo. Sappiamo anche, infatti, che è del tutto insufficiente e che si deve al più presto attivare il turn over. Ci sentiamo impegnati ad avere un'iniziativa parlamentare ampia per affrontare con concretezza e tempi certi questa urgente questione occupazionale. Infine, ma non è di certo irrilevante, bisogna che la Regione renda chiara la situazione e faccia capire come voglia utilizzare al meglio le strutture sanitarie di provenienza». E cioè, nel piano iniziale, il Loreto Mare, l'Ascalesi, l'Elena d'Aosta e il San Gennaro. La tensione in merito è alta. L'altro giorno, alla presentazione del nuovo consultorio materno infantile del San Gennaro, i consiglieri della Municipalità Stella-San Carlo Arena hanno contestato il manager della Asl Napoli i Ernesto Esposito che aveva parlato di «riconversione in vista anche della prossima apertura dell'Ospedale del Mare». Ï consigliere Ruotalo l'ha definita invece «funerale di lusso». Ma perché l'Asl non spiega chiaramente quali e quanti medici confluiranno nell'Ospedale del Mare dai quattro nosocomi da riconvertire? «È al vaglio una revisione della rete ospedaliera in base alla quale dovrebbe permanere un ospedale con pronto soccorso, cosa auspicabile perché cosi ne avremmo uno in più nel centro di Napoli», risponde Esposito. «Inoltre bisogna sapere quali aree dell'Ospedale del Mare saranno man mano consegnate in autunno». Perii cambio, che rientra nella revisione della rete ospedaliera campana chiesto dalla Regione, il manager spiega che si attende l'autorizzazione da Roma «entro pochi mesi». Tutto lascia pensare che l'ospedale che resterà autonomo sia il Loreto Mare. Dopo il «verdetto» del ministero e forse anche dopo le mille assunzioni annunciate dal governatore, si entrerà nel merito. Non sarà un'operazione facile. Non a caso il presidente Caldoro ha formato una commissione che «aiuterà» Esposito. Con il governatore, il consigliere delegato Calabrò, il manager, Verdoliva e vari tecnici, ne farà parte il direttore generale dell'Arsan Angelo Montemarano, che fu regista dell'operazione prima come manager e poi come assessore regionale e che dopo dieci anni torna ad avere un ruolo nella storia dell'Ospedale del Mare.

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