mercoledì 11 marzo 2015

Liste democrat, la parata degli junior Tonino Amato lascia e arriva la figlia

Non è l'unico caso, ce ne sono altri cinque. E' il nepotismo in salsa Renzi 

Fonte: Simona Brandolini da Il Corriere del Mezzogiorno 

C'è un assordante brusio nelle file democratiche. Mentre il caso De Luca viene «retroscenato» in salsa metà romana metà partenopea, si apre la lunga maratona delle liste. E quella del Pd è già piena zeppa come un uovo. Il notabilato è morto, viva il notabilato. Attualmente su trenta caselle da riempire siamo già a quota cinquanta pretendenti. C'è chi, però, senza attendere il sì del partito s'è portato avanti col lavoro, ha aperto pagine Facebook oppure ha affittato un call center per la campagna elettorale (tutto vero). Sui social c'è una vera e propria rivolta contro i tanti «figli di» in lizza. E ce ne sono, eccome se ce ne sono. Per ora ne abbiamo contati sei solo nel collegio napoletano. In ordine casuale: si ricandida Mario Casillo (figlio di Franco), l'uomo che sussurra alle tessere e che ha fatto venire il mal di testa a Lorenzo Guerini nella lunga partita delle primarie. Mentre Tonino Amato si autorottama in favore della figlia Enza, già segretario del circolo di Fuorigrotta. Ma le new entry sono Rosa Casillo, omonima di Mario, ma figlia di Tommaso Casillo, ex potente senatore socialista; Bruna Fiola, figlia di Ciro Fiola, consigliere comunale a Napoli. E ancora Anna D'Angelo, figlia di Gennaro D'Angelo da Casandrino. Senza contare in quel di Salerno Federico Conte, figlio dell'ex ministro craxiano Carmelo. Insomma un'infornata non c'è che dire.

Il posto da consigliere regionale come una sorta di privilegio dinastico. I malumori ci sono. Un altro esempio di renzismo dei territori? Quanto agli uscenti, tranne Amato e Peppe Russo, dovrebbero ricandidarsi tutti. Accanto a loro altri plenipotenziari: dal responsabile regionale organizzazione, Gino Cimmino, al sindacalista Gianluca Daniele, da Regina Milo a Elisabetta Gambardella, a Peppe Balsamo. Si dice che sia in procinto di tornare nell'agone anche Nicola Oddati e Nicola Corrado (entrambi cozzoliniani). Nonché la segretaria uil Anna Rea in coppia (c'è la doppia preferenza di genere) con l'ex consigliere comunale Emilio Di Marzio. Insomma in direzione regionale meglio che si portino il Cencelli. E pure i caschi.

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