sabato 14 marzo 2015

Il sindaco Gennaro Cinque: “Cherie mode in 50 anni ha aumentato il prestigio della città”

Vico Equense - “Con il loro coraggio e capacità imprenditoriale hanno contribuito allo sviluppo economico locale. In cinquant’anni hanno aumentato il prestigio di questa città”. Così il sindaco Gennaro Cinque commenta il traguardo raggiunto dalle titolari di “Cherie mode”. La boutique domani terrà la cerimonia di ringraziamento alle 19, presso la chiesa dei Santi Ciro e Giovanni. “Hanno dimostrato che anche in una città piccola come la nostra si può crescere tanto – continua il primo cittadino – e che non è necessario avere sede a Milano o Roma per diventare un importante punto di riferimento nella moda”. Il compleanno dei 50 anni sarà un momento di gioia e riflessione durante il quale verranno ripercorse le tappe di un cammino cominciato nel marzo del ’65 dalle sorelle Lucia e Maria Cilento che hanno dato vita ad un’azienda che oggi rappresenta il punto cardine sul territorio dell’abbigliamento dedicato agli sposi. Ad allietare la cerimonia saranno i canti diretti dal soprano Emma Innacoli, con Lucia Sapio all’arpa, Lauro Castellano all’organo, Maurizio Aiello al violino. Durante l’offertorio l’equipe di “Cherie mode” porterà in dono quelli che rappresentano i “ferri del mestiere”: nastri, forbici, tessuti. “Il nostro primo negozio era di soli 40 metri quadrati – spiegano le sorelle Lucia e Maria Cilento – ma abbiamo sempre creduto nel nostro progetto, che è cresciuto giorno dopo giorno”.
 
Tra i momenti più significativi della vita di “Cherie mode”, l’apertura nel ’72 dell’atelier al primo piano di via San Ciro, l’attività a Sorrento, il laboratorio a Firenze, il negozio in piazza Umberto I, cuore della città. “Sono particolarmente affezionato a questo negozio – conclude, scherzando, il sindaco – perché è possibile anche trovare abiti di taglia extralarge che possano essere indossati da uno come me”. Domani sarà anche un’occasione per fare beneficenza. “Cherie mode” ha deciso di aiutare la Caritas nel sostenere il fondo di solidarietà per le famiglie povere del territorio con un contributo. A questo si aggiungeranno le donazioni spontanee che ognuno potrà effettuare presso il banchetto allestito nel salone parrocchiale. (di Ilenia De Rosa)

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