domenica 15 marzo 2015

Faito, Rosa e Naomi Celentano: “Questo è stato il posto in cui sono state avvistate le tue ultime tracce, dopodiché... il nulla”

Angela Celentano, la verità è in Messico? 

Vico Equense - Monte Faito. Era il 10 agosto del 1996 quando Angela Celentano, tre anni, si recò con la famiglia per fare un picnic: quella fu l'ultima volta che fu vista. Per quattro giorni furono usati tutti i mezzi che nel 1996 erano disponibili. Arrivarono subito le unità cinofile, un elicottero militare, munito di un sofisticato apparecchio a raggi infrarossi che riportava sul monitor qualsiasi corpo in movimento nella notte; furono utilizzati di notte anche i cavalli (che avvertono la presenza di qualcuno nel buio), cani volpe (il loro fiuto avverte un corpo anche fino a 2 metri sotto terra). Fu chiesto ed ottenuto l’intervento di speleologi e rocciatori per escludere un eventuale allontanamento e caduta accidentale di Angela. Il Monte Faito presenta molti dirupi e rifugi nascosti. Furono sondati i pozzi che raccoglievano acque piovane perché un tempo serviva per il maneggio ormai dismesso. Per quattro lunghi giorni e notti, il Faito fu messo sotto sopra ma di Angela nessuna traccia. “Questo – scrivono oggi Rosa e Naomi Celentano, sorelle di Angela sulla loro pagina facebook - è stato il posto in cui sono state avvistate le tue ultime tracce, dopodiché... il nulla. 19 anni dopo, ritorniamo qui, in questo bosco infinito, senza bambini, amaca o altalena. Ma con in mano una speranza incessante e una fede incrollabile.” In questi anni, i familiari della piccola scomparsa non si sono mai arresi, convinti che la bimba fosse stata rapita per essere poi data in adozione in modo illegale. Infatti, è di alcuni giorni fa la notizia che l'indagine sulla scomparsa di Angela non è chiusa.
 
Per la terza volta le ricerche dei Carabinieri si concentrano in Messico (dove i militari sono già giunti), per scoprire la vera identità di Celeste Ruiz, la donna che ha scritto una serie di e-mail, nel 2010, a Maria e Catello, madre e padre di Angela, dichiarando di essere in realtà la bimba scomparsa. La ragazza rassicurava i genitori sulle sue condizioni e diceva di non voler essere più cercata, facendo poi perdere le proprie tracce. Sulla pista messicana, indaga dal 2010 la Procura di Torre Annunziata. Per poter continuare le indagini e risolvere il drammatico caso, il presidente del Consiglio è intervenuto sbloccando i fondi necessari per finanziare la missione in Messico.

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