martedì 17 marzo 2015

Cambi di casacca il valzer bipartisan dei consiglieri Regione, in cinque anni 23 su 60 sono passati da un partito a un altro

Fonte: Paolo Mainiero da Il Mattino 

Regione Campania - Il primo fu Giuseppe Maisto cinque anni fa, politicamente un'era geologica. Maisto fu il più votato dell'Api, ricordate?, era il partito di Francesco Rutelli, Alleanza per l'Italia. Maisto entrò in consiglio regionale grazie a Vincenzo De Luca che, perse le elezioni, rinunciò ad esercitare ü ruolo di capo dell'opposizione e si dimise per tornare a fare il sindaco di Salerno. Due anni dopo, era il 2012, Maisto dette il benservito sia all'Api che al centrosinistra e se ne andò in maggioranza, nel gruppo Caldoro presidente dal quale oggi, da capogruppo, tuona regolarmente contro Vincenzo De Luca. L'ultimo affondo è di ieri: «De Luca farà ricorso anche contro le assunzioni nella sanità?». Della legislatura che si avvia al tramonto, Maisto è stato il primo tra i consiglieri a cambiare casacca. In ventidue (sino ad ora) hanno seguito le sue orme e la brutta abitudine di cambiare maglia è stata favorita in più di un caso da cause di forza maggiore: i partiti con i quali alcuni consiglieri erano stati eletti non ci sono più, si sono sciolti se non dissolti. È il caso del Pdl (smembrato si tra Forza Italia, Ncd e Fratelli d'Italia), dell’Udeur (il partito di Clemente Mastella che in vista delle prossime elezioni prova a risorgere dalle sue stesse ceneri con le nuove sembianze dei Popolari per il Sud) e dell'Italia dei valori, sfilacciatesi con l'uscita di scena di Antonio Di Pietro e poi rimesso in piedi.


Per non parlare di altre liste minori buone ogni cinque anni per catturare un po' di voti. Come Noi Sud, che si prepara a uscire dal letargo per una nuova avventura. È la politica della Seconda Repubblica, un po' di qua, un po' di là, sempre pronti all'uso. n vero scossone l'ha provocato il terremoto del Pdl. Il ritorno a Forza Italia ha disintegrato il gruppo nato nel 2010. Luciano Passariello e Luciano Schifone se ne sono andati con Fdi, dove dopo un po' li ha raggiunti Alberico Gambino. Il Nuovo centrodestra, altra costola nata dalla scissione, ha pescato ad ampio raggio catturando Franco Nappi e Paolo Romano dal Pdl, Pietro Foglia dall'Udc, Ugo de Flaviis dall’Udeur, Raffaele Sentiero da Noi Sud. Un sesto consigliere, Giovanni Baldi, è andato e venuto due volte da Forza Italia a Ncd. Infine, c'è Eduardo Giordano che non ha cambiato solo partito ma anche schieramento (fu eletto con l'Italia dei Valori). La storia dell'Idv merita di essere raccontata. Il primo a mollare fu Nicola Marrazzo che si accasò con il Pd. Seguirono a ruota Anita Sala e Dario Barbirotti, che lasciarono il fu Di Pietro per aderire a Centro democratico. Ma quando il gruppetto storico, quello che fa capo al deputato Nello Formisano, ruppe con Bruno Tabacci, Sala e Barbirotti rispolverarono le insegne dell'Italia dei Valori. Della serie, qui non si butta niente. Ma a tenere alta la bandiera di Centro democratico ci ha pensato Annalisa Vessella, eletta nel 2010 con l'Udc e moglie di Michele Pisacane, un abile globetrotter della politica che del Centro democratico è segretario regionale. In realtà il cambio di casacca è una moda rigorosamente bipartisan. Nel centrosinistra il Pd ha guadagnato due consiglieri e ne ha persi altrettanti. Il primo a salutare fu Corrado Gabriele, che già nel 2010 aveva lasciato Rifondazione per candidarsi con il Pd. Ora Gabriele è nel Psi, insieme a un altro ex del Pd, Enrico Fabozzi. Per la cronaca, il casertano Fabozzi è sbarcato tra i socialisti dopo che un altro casertano, Gennaro Oliviero, aveva fatto il percorso inverso. Della serie, meglio non pestarsi i piedi nello stesso partito e nello stesso territorio. In questo giochetto di dare e avere, di chi parte e chi resta, a pagare il prezzo maggiore è stata Forza Italia il cui saldo tra arrivi e partenze è in passivo. Appena due i consiglieri che si sono colorati d'azzurro: Sergio Nappi, che fu eletto con Noi Sud, e Sandra Lonardo, che entrò in Consiglio con l'Udeur e che a maggio dovrebbe candidarsi con la neonata lista del marito, i Popolari per il Sud di Mastella. In uscita da Forza Italia, chi non ha trovato una maglia si è sistemato nel gruppo misto: è il caso di Paola Raia e Pasquale Giacobbe, gli unici reduci dell'esperienza di Forza Campania a non essere mai rientrati alla base.

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