martedì 10 marzo 2015

Abusi, mossa anti-ruspe

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Vico Equense - Il Comune di Vico Equense è pronto ad approvare la delibera "antiruspe" e ad applicarla per due case che, secondo l'autorità giudiziaria, sono fuorilegge, da demolire. Si tratta di un provvedimento chiave, già inquadrato dalla legge regionale approvata nei maggio 2013 che prevede la possibilità per gli enti locali di destinare ad alloggi di edilizia popolare gli immobili "incriminati", che devono essere acquisiti a patrimonio comunale. Una chance che prevede la precedenza per l'occupazione delle case a favore di chi, negli immobili abusivi, ci ha comunque vissuto e che al momento dell'avvio della procedura non dispone di altre soluzioni abitative. La svolta è arrivata nel corso delle ultime ore quando all'ordine del giorno della prossima seduta di consiglio comunale - in programma giovedì mattina - è stato inserito il dramma di due famiglie di Vico Equense che vivono l'incubo di perdere i propri tetti a causa degli abusi edilizi rilevati dall'autorità giudiziaria. L'ultima parola, sia chiaro, spetta al civico consesso ma c'è già un accordo di massima per votare al meglio la dichiarazione di interesse pubblico degli immobili che, a quel punto, verrebbero salvati. In ogni caso, la giunta - su impulso del sindaco Gennaro Cinque - ha comunque approvato un atto di indirizzo. Sia chiaro: la legge regionale inizialmente fissava in 90 giorni dall'entrata in vigore il termine in cui i Comuni avrebbero potuto sposare l'iniziativa. La giunta ha detto si alla delibera oltre la scadenza. Anche se emerge un particolare.
 
La legge regionale definisce il termine «non perentorio». Quindi, a detta di Cinque, nessun intoppo. Per enti municipali, la strada tracciata dalla Regione Campania è allettante anche sotto il profilo finanziario. Nel caso di demolizioni in danno", sono proprio i Comuni a doversi far carico delle spese necessarie per finanziare gli interventi rivalendosi poi sui privati finiti nel mirino delle ruspe. Il dramma dell'emergenza abitativa riesplode puntuale a pochi giorni dallo stop alla proposta valutata dall'amministrazione di realizzare una trentina di alloggi popolari nell'ex albergo Cristallo. Sulla faccenda, infatti, dopo il parere negativo della commissione locale per il paesaggio (che dovrà essere rinnovata nei prossimi giorni, ci sono 50 tecnici in corsa per 5 posti), anche la pubblica assemblea - dopo un vero e proprio tira e molla tra maggioranza e opposizione - ha bocciato definitivamente il progetto. Senza dimenticare che, a Vico Equense, sono dietro l'angolo ulteriori demolizioni. A quanto pare, ci sono altri 70 abbattimenti dietro l'angolo. Nella "black list" ci sono case, appartamenti ma anche ampliamenti fuorilegge su immobili magari già condonati e per cui, a dispetto della "sanatoria", i proprietari hanno pensato bene di proseguire nei lavori di rifinitura delle strutture. A Vico Equense è un vero e proprio dramma sociale che indubbiamente si lega alla rivolta dei comitati che nell'area dei Monti Lattari e - vesuviano assume contorni ancora più "inquietanti", che si ripercuotono sulla pelle delle famiglie.

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