martedì 13 gennaio 2015

Restyling del viadotto del rivo d’Arco, il Sindaco cerca l’accordo

Vico Equense - L’Aequamostro, così è stato battezzato dalla lista civica “IN Movimento per Vico“, il viadotto che divide il Vallone del rivo d’Arco, torna sotto i riflettori. Lungo quattrocento metri e largo tre, senza piazzole di sosta e senza vie di fuga, che collega il litorale di Seiano con la parte alta di Vico Equense, non è stato ideato per il traffico privato ma esclusivamente a servizio di un cantiere. I lavori sono iniziati nel 2011 con la posa dei piloni, colate di cemento su un’area verde e una leggera copertura di finta pietra calcarea. Si tratta di una struttura concepita inizialmente per trasportare i materiali di risulta degli scavi e poi i fanghi, realizzata con fondi pubblici, ma mai terminata. Un ennesimo spreco di risorse, mai utilizzato né durante i lavori in galleria né servirà per gli scarti della depurazione, che impiegheranno massimo due camion al mese. Il bypass, col pretesto che sia una valida alternativa per evitare che il traffico impazzisca a causa dell’incrocio tra le auto che risalgono dalla Marina di Seiano e quelle in uscita dalla galleria di Pozzano, quest’estate ha avuto il suo battesimo. Secondo l’ordinanza del Sindaco Gennaro Cinque la strada di cantiere sarebbe stata aperta soltanto in «situazioni di emergenza connesse con i rallentamenti sulla statale sorrentina». Il Sindaco, adesso, lo vuole sistemare e trasformarlo in una strada pubblica, e per farlo cerca un accordo bipartisan. Nei giorni scorsi, infatti, ha convocato una riunione dei capigruppo per fare il punto della situazione e rappresentare il proprio punto di vista alle forze politiche. La minoranza ha sempre detto che il viadotto non è conforme alla normativa delle infrastrutture stradali, perché presenta una sede stradale stretta ed è priva di strutture laterali di protezione. I Consiglieri di opposizione si erano già attivati in merito, chiedendo in Consiglio Comunale di aggiornare il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, sulla “questione Aequamostro” e chiedere l’annullamento in autotutela dell’atto che ne autorizzò la costruzione permettendone di conseguenza la demolizione. La mozione fu bocciata. Questa costruzione, definita “inutile e di cartapesta” dagli ambientalisti, non risolve il problema della viabilità per la marina di Seiano. Per Natale Maresca, consigliere comunale di IN Movimento per Vico il problema si risolve potenziando il servizio pubblico non utilizzando una strada che deturpa il territorio e che non è prevista dagli strumenti urbanistici.

Nessun commento: