sabato 3 gennaio 2015

Meta. Nasce la rappresentanza del gruppo PD in consiglio comunale. Ma il sindaco Tito decide di non aderire

Meta - Nasce il gruppo del Partito democratico in consiglio comunale ma Giuseppe Tito preferisce, almeno per il momento, starne fuori. Il sindaco, ufficiosamente, ha deciso di assumere una posizione attendista, «super-partes nei confronti dell’assise» fa sapere a caldo e lascia così soli – almeno per il momento - l’assessore Angela Aiello e Michele Castellano, big della maggioranza e presidente della pubblica assemblea. I due alleati di Tito, un fedelissimo democrat, oggi portano in aula la bandiera del Pd che, proprio a Meta, sta attraversando un momento a dir poco concitato. Motivo? La scelta del futuro leader del circolo locale rimasto “orfano” di Nicola Mollica, il segretario che dopo tante polemiche, in estate, rassegnò le dimissioni. Un addio al veleno legato anche all’esito delle elezioni comunali che videro il Pd sostenere Antonella Viggiano, consigliera in quota Udc che fu sconfitta proprio da Tito, tesserato con i democratici. Al momento, il reggente del partito a Meta è Paolo Trapani, l’ex sindaco uscito di scena la primavera scorsa e che ora sta duellando a distanza con il primo cittadino di oggi. Pomo della discordia la guida del Pd di Meta che a stretto giro dovrebbe riunirsi nell’assemblea straordinaria aperta agli iscritti chiamati a designare il successore di Mollica. Tito spinge per il commissariamento mentre, nonostante l’assenza di un leader, Trapani va avanti. Una disfida politica destinata a proseguire. (Fonte: Salvatore Dare da Metropolis)

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