lunedì 5 gennaio 2015

Il consigliere Cioffi raccoglie la voce dei giovani della zona alta

Vincenzo Cioffi
Vico Equense - Vincenzo Cioffi, consigliere comunale di maggioranza e delegato alla sicurezza, ha trascorso parte delle festività natalizie con un gruppo di giovani (liceali e universitari), della parte alta del Paese, raccogliendo le loro riflessioni, che pubblichiamo integralmente. “Per andare – commenta Vincenzo Cioffi - a scuola a Sorrento o Napoli si alzano alle 06,15 e rientrano alla 17,30 se tutto va bene e non hanno la fortuna di avere le comodità della vita del centro urbano. Cosa si può fare? Ascoltare le loro rimostranze, chiarendo le difficoltà della gestione della cosa pubblica. In effetti - aggiunge Cioffi - si cura troppo il centro cittadino, tralasciando la zona collinare che a proprie spese e forti della vocazione sociale s’inventano sagre, feste, tornei, il tutto per animare e scuotere anche quella fetta di popolazione che a Vico centro scende una volta al mese. Ma questo non basta. Largo, quindi, a questi giovani e alle loro idee", conclude Cioffi.

Giovani piloti per volare alto 




Pensiamo ora a spendere qualche parole in più in merito alla crisi morale e dei valori che sta ammorbando e continua perenne il suo contagio tra i giovani, dal macrocosmo al microcosmo. Cosa dovrebbe spingere i giovani ad interessarsi di ciò che risiede all’infuori del proprio tetto? Molto spesso si è portati a pensare che le nuove generazioni abbiano perso la spinta giusta per dedicarsi al sociale, ma ci si è mai fermati un attimo a pensare cosa dovrebbe spingere un giovane a dedicarsi agli altri, a prendere a cuore ciò che è di tutti e a essere compassionevoli con la realtà pubblica? In una realtà cittadina come è ad esempio quella delle piccole frazioni Vicane salta irrimediabilmente all’occhio il penoso degrado dovuto alla sfrenata concentrazione dei poteri amministrativi, limitati all’ unica realtà urbana, Vico Equense centro. Vivere in una frazione dove uscendo oltre le 20,00 non si può trovare altro che pochi anziani temerari i quali, per giunta , non avendo alcun punto di incontro passano le serata seduti sulle panchine arrugginite in cerca della novità o a dilettarsi nel gioco delle carte napoletane in strada, non è certo un forte richiamo all’impegno sociale. Dove sono le amministrazioni? i servizi sociali, le persone che abbiamo scelto e posto al comando? non ci si dovrebbe prendere cura dell’ intero territorio? Quali esempi da seguire? Certo fare un elenco di quello che manca in un paese bello come Vico sarebbe un enorme dispendio di energie, ci si limita a partecipare , come d ‘altronde succedeva anche in epoca romana, a quei pochi svaghi organizzati quasi per pietà, dove i cittadini si precipitano, accalcandosi come bestie, dimenticando temporaneamente i pesanti problemi che affliggono il loro paese . Una volta cessate queste poche, per giunta mal distribuite feste di contrada, cosa succederà nei successivi 10 mesi dell’ anno? Niente. Gli anziani resteranno per strada trascorrendo il loro non quantificabile tempo libero giocando a carte , i giovani , disinteressati come non mai, abbandoneranno le loro frazioni per confluire in posti ancora vivi e le frazioni di Vico rimarranno come al solito considerate: “ luoghi dove ci si riposa”. Speriamo questo riposo non porti alla morte. Tutti si concentrano all’ “urbe” tutti indaffarati nel creare una buona maschera che riesca nell’ impresa di rendere bello da vedere Vico e nessuno di loro che si impegni a mettere luci di Natale decenti nel resto delle frazioni . Ma Vico è così meglio essere un bel medico e sembrare il Dott. House della situazione, che salvare realmente il povero paziente che aspetta ore e ore nei pronto soccorso. Si sente dire spesso che la crisi dei valori sia qualcosa da debellare quasi come se fosse una malattia. Ma le malattie non si curano cercando di risolvere le cause che le scatenano?. Una uomo, affetto da una patologia, che comincia a comportarsi in modo strano e pericoloso a causa della propria condizione di salute , va portata dallo psicologo? Andrà mica rinchiuso in un’ istituto per malattie mentali? Per chi amministra, anche localmente, risulta molto più semplice adagiarsi sugli allori e sulle glorie passate, che aprire gli occhi e vedere in tv l’immagine di un’Italia che non decolla e che , a causa della crisi mondiale, velocemente perde quota nell’attesa di un imminente schianto. Cosa offre un paese così “sviluppato e impegnato nella ricerca” a quella fetta della popolazione che ancora non ha in mente la strada da percorrere o il futuro da inseguire? Cosa offre alle nuove generazioni? Non si può cambiare il mondo ad una mano di poker, le grandi iniziative hanno sempre inizio da piccoli passi. Impegnarsi nella propria realtà locale e amministrativa mettendo a vantaggio di tutti le proprie capacità è la chiave giusta. Creare centri ricreativi rivolte a persone diversamente abili , sostenere ed incentivare iniziative proposte, creare centri di unione giovanili, qualche caffè letterario dove si possa discutere di qualcosa di intellettualmente stimolante esponendo le proprie idee, discutendo di problemi reali e cercando soluzioni rivoluzionarie , queste sono le cose da fare. Non ci rendiamo conto dell’ enorme contributo che sono in grado di offrire i giovani con la loro energia, carica di idee rivoluzionarie, e anche i pensionati e anziani volenterosi come non mai di impegnarsi nel sociale e stare a contatto con i bambini, forti dell’ esperienza della vita e della saggezza maturata negli anni. Ecco piccole cose, Mai nessun politico locale, maggioranza o minoranza si è mai preoccupato di “ascoltarci” siamo il futuro ma messi in panchina, forse le nostre idee danno fastidio? Sono realmente poche le persone animate da spirito di iniziativa (no profit) , che passano intere giornate nel cercare di coinvolgere i giovani e i piccoli in iniziative dedite alla valorizzazione del paese . Queste persone andrebbero premiate o almeno gratificate e sostenute nelle loro idee. Incentivare coloro che hanno a cuore il futuro di un paese e che pensano ai giovani come vero e unico mezzo di risanamento dello stato è quello che ci si dovrebbe prefiggere di fare. Cercare di invertire la spirale recessiva di questo “ Bel Paese “ sicuramente è l’obiettivo principale di uno stato che annaspa nei confronti dei paesi vicinanti e che deve tener conto di una miriade di parametri e variabili in questa dura salita , ma bisogna pur tener presente l ‘ importanza delle forze giovani e delle risorse che non sempre riusciamo a vedere. Abbiamo bisogno di nuovi piloti? O quelli attuali cambino rotta !!!! firmato capo squadriglia giovani piloti costa alta C.G.

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