giovedì 8 gennaio 2015

Appalti, operazione trasparenza. I comuni di Sorrento e Massa Lubrense creano la centrale unica di committenza

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Maxi appalti, i Comuni di Sorrento e Massa Lubrense decidono di unirsi e così formano la centrale unica di committenza. Un vero e proprio patto che arriva nelle ultime ore e che potrebbe essere anche allargato alle altre amministrazioni della penisola. Si tratta per ora soltanto di un’ipotesi, in giorni comunque tesi vista la profonda spaccatura tra enti per un’altra questione, quella del mantenimento dell’ufficio del Giudice di pace. Si tratta di una svolta decisamente importante, messa a punto per mirare ad avere maggiore trasparenza e tentare di snellire gli iter burocratici. La stazione appaltante sarà operativa a stretto giro e soltanto per servizi di importo superiore ai 40mila euro. Un progetto cullato a lungo e che adesso diventa realtà. Stando alle intese, sarà Sorrento il Comune capofila della stazione unica. Non solo. L’ufficio sarà realizzato nella sede del municipio di piazza Sant’Antonino. Già designato il responsabile dello sportello, ovvero l’ingegnere Alfonso Donadio, funzionario dell’ufficio tecnico municipale dell’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Cuomo. Trasparenza, ma anche pieno rispetto delle normative e stringenti controlli sulla regolarità delle procedure così da scongiurare un rischio di infiltrazioni: obiettivi precisi quelli che hanno condotto i Comuni di Sorrento e Massa Lubrense a unirsi per gli appalti.
 
La stazione unica tratterà servizi, forniture e lavori: i fondi per portare l’ufficio, così come è emerso a caldo dopo la fumata bianca sancita proprio nel corso delle festività natalizie, saranno individuati dai versamenti che imprese e ditte dovranno corrispondere agli enti municipali consorziati per poter partecipare alle gare pubbliche. C’è dell’altro. C’è ad esempio la “mission”, condivisa dai sindaci Cuomo e Leone Gargiulo, di poter rendere più agevole il percorso amministrativo su gare e bandi. Anche perché la stazione unica comporta anche – stando alle previsione degli enti municipali – una sorta di risparmio anche sui fondi che, in un momento del genere, rappresenta in ogni caso un sentiero da esplorare. Spending review, difficoltà per andare avanti e, manco a dirlo, tagli a raffica di trasferimenti statali imposti dal governo centrale che va a rendere la vita difficile per i Comuni che devono trovare le contromisure adeguate per blindare le casse e i soldi pubblici. L’organismo per gli appalti ha un nome “comprensoriale”, semplice. Ovvero penisola sorrentina. Una scelta che, indubbiamente, va ad assumere anche un peso politico di un certo rilievo. Sì, perché i Comuni di Sorrento e Massa Lubrense – seppur abbiano accelerato da “soli” sull’iniziativa per gli appalti – sperano di poter raccogliere entro l’anno in corso le adesioni degli altri enti municipali di Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e anche Vico Equense che rappresenta l’ente più “restio” – spesso – a condividere e supportare progetti di carattere peninsulare. La bufera per il mantenimento del Giudice di pace, non a caso, conferma come talvolta il sindaco Gennaro Cinque assumi posizioni differenti dai suoi “colleghi” che, a partire da Cuomo e Gargiulo, oggi sperano che – a differenza della querelle giustizia – si possa produrre un organismo incisivo e operativo per tutta la Terra delle Sirene.

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