giovedì 11 dicembre 2014

Ufficio postale di Massaquano, evitato lo sfratto

Vico Equense - Per evitare lo sfratto dell’ufficio postale di Massaquano, il Comune di Vico Equense fa una transazione con la proprietaria dell’immobile. Qualche mese fa, sembrava che il problema fosse stato del tutto superato. Lo scorso 10 dicembre, invece, è arrivato lo sfratto per morosità. Com’è noto gli uffici postali svolgono un ruolo sociale fondamentale a favore dei cittadini più deboli, soprattutto per il ritiro delle pensioni. E gli uffici postali di sedi disagiate come Massaquano sono ancora più indispensabili, specie in un momento economico come questo. Pur di scongiurare l’interruzione improvvisa del servizio, l’Amministrazione comunale ha deciso di trovare un accordo. L’intesa prevede la corresponsione, entro il 31 dicembre 2014, di 14 mila euro circa, a titolo di canoni di locazione scaduti. L’ufficio postale, in ogni caso, dovrà rilasciare l’immobile entro il 31 marzo 2015. La storia della chiusura degli uffici postali di Massaquano e Arola, si è già posta drammaticamente nell'autunno del 2012 e sembrava essersi risolta. Ci fu, l’anno scorso, una delibera di Consiglio comunale che designava lo stato delle poste di Massaquano, Arola e Moiano come uffici di montagna, poichè tale stato attribuisce parte del canone di fitto al pagamento di Poste italiane. Un escamotage per alleggerirsi del peso ”posta”. Ma non è stato così, tanto che il proprietario del locale di Massaquano ha chiamato l’ufficiale giudiziario per lo sfratto.

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