lunedì 15 dicembre 2014

SS. Trinità e Paradiso, cosa sta accadendo?

Vico Equense - Che le sorti del complesso monumentale della Santissima Trinità e Paradiso stiano particolarmente a cuore alla popolazione lo testimoniano due petizioni sottoscritte da migliaia di cittadini, numerosi dibattiti pubblici e istanze provenienti da associazioni e residenti preoccupati per il destino dello storico ente risalente al diciassettesimo secolo. Eppure per poco più di 300 mila euro di debiti  la Città di Vico Equense rischia di perdere il complesso monumentale. L’allarme è stato lanciato da Aldo Starace di IN Movimento per Vico. Intanto l’iter parlamentare per l’acquisizione al patrimonio comunale è bloccato e il cda dell’Ente seicentesco paralizzato. “In questa vicenda – scrive Starace - c’è qualcosa che mi sfugge. Può la burocrazia prevalere sulla volontà dei parlamentari o questi si lasciano paralizzare?” “Strane congetture, - risponde sulla nostra pagina Facebook il vice sindaco Benedetto Migliaccio - contraddizioni palesi e posizioni poco limpide! Le trastole parlamentari non sono certo riferibili al Sindaco o all' Amministrazione di Vico ma, per quanto ne so, a consolidate lobbies che mirano ad impadronirsi di importanti beni pubblici tramite Fondazioni o Organizzazioni no profit di dubbia trasparenza cui non credo siano estranee le componenti della Sinistra (pare invece che la via sia stata tracciata in Toscana ed Emilia) oltre a qualche paleolitico portaborse della vecchia Balena Bianca! Certamente a tali lobbies sono estranei gli uomini di governo della Città di Vico Equense! Trovo poi deprecabile che si strumentalizzi la contrapposizione tra il Presidente del cda ed il suo consiglio di Amministrazione senza approfondirne le anomalie! Purtroppo i problemi dell' Istituto originano da gestioni non limpide del passato, e l' attuale cda (certamente bipartisan) per quanto ne so si sta trovando in contrapposizione con il Presidente! Il Presidente, invece, invoca un conflitto di interessi tra l' Ente ed il Comune, che è l' esatto contrario di quanto tutti sembrano auspicare (che il bene confluisca al Comune per via parlamentare)”, conclude l’Avvocato Migliaccio.

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