venerdì 7 novembre 2014

Pullman strapieni, c’è la protesta. Il sindaco Cinque blocca le corse

Gennaro Cinque
Fonte: Elena Pontoriero da Metropolis

Vico Equense - «Se questi sono autobus...». Parafrasando un noto romanzo di Primo Levi («Se questo è un uomo») ieri pomeriggio a Vico Equense si è arrivati all’epilogo finale di una tragicommedia di cui, forse, nemmeno i residenti si sono resi conto in tutti questi anni. Quegli autobus vanno fermati, subito. Detto, fatto: è stato infatti il sindaco Gennaro Cinque a prendere l’iniziativa e far scendere i pendolari che ogni giorno salgono e scendono dalle zone collinari, costellate da tornanti e curve a gomito che non rendono il quadro rassicurante da un punto di vista della sicurezza. Ma è stato un pomeriggio movimentato per tutti, anche per gli studenti che utilizzano altri autobus diretti a Castellammare e alla fine – nella ridda di proteste – si è messo un punto finale ad una questione che poteva costare cara. E già, perché gli autobus sembrano carri bestiame, con almeno venti persone (anche anziani) in più, spesso anche in piedi. In una zona, come detto, pericolosa anche da un punto di vista di viabilità. Ma a montare la protesta ci si sono messi anche gli studenti, che nel bailame delle polemiche scatenatesi ieri pomeriggio hanno preso la palla al balzo per denunciare la loro Odissea mattutina per dirigersi a Castellammare dove alcuni frequentano gli istituti di ragioneria e geometra: «Ogni giorno è sempre più difficile salire sui bus, siamo stanchi di viaggiare su vetture sempre al limite della capienza – dicono – si tratta di autobus che partono in orari diversi da quelli stabiliti. Le corse sono insufficienti ma l’utenza è maggiore dell’offerta e ci troviamo a viaggiare in condizioni disagiate. È un servizio che andrebbe riorganizzato, visto che paghiamo regolarmente l’abbonamento.

Le difficoltà sono aumentate con l’arrivo di nuovi conducenti di bus pubblici che non sono ancora pratici sul territorio. Ad esempio: anche se prenotiamo la discesa con l’apposito pulsante, il bus regolarmente non si ferma. Siamo costretti spesso ad attendere la fermata successiva e fare un bel po’ di cammino a piedi. Che si prendesse sul serio il problema una volta per tutte. Soprattutto per noi che abitiamo in collina, perché la parte alta di Vico non è per niente collegata con quella bassa”. Il summit di protesta è avvenuto verso le 13.00 fino al tardo pomeriggio alla stazione della Circumvesuviana: nel mezzo delle contestazioni è arrivato il sindaco Gennaro Cinque. «Caro sindaco, il trasporto pubblico di Vico Equense resta inefficiente e disorganizzato, soprattutto non a norma per la sicurezza». Cinque non se l’è fatto ripetere due volte ed è intervenuto personalmente: «Prima di tutto la sicurezza... questi bus sono troppo affollati». Uno dei responsabili della ditta Eav cerca di calmare le acque ma la gente pretende chiarezza: «E vogliamo che sia garantita una nuova corsa, non possiamo certo rimanere a piedi». Insomma una brutta mattinata, per tutti. Anche per il sindaco che ha dovuto gestire personalmente una vicenda che potrebbe avere anche risvolti amministrativi. Per adesso resta la consapevolezza che qualcosa cambierà nel sistema di trasporti cittadino. Una città particolare: Vico Equense si sviluppa anche verso zone collinari fino alla lontana frazione di Moiano, dove vivono almeno 5mila persone, molti dei quali pendolari che scendono tutti i giorni in centro per lavorare.

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