giovedì 20 novembre 2014

Alimuri, nessun lido dopo la demolizione del mostro

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino

Vico Equense - Nessuno stabilimento balneare post-demolizione. L’ecomostro di Alimuri verrà abbattuto il 30 novembre e l’area non sarà utilizzata dal Comune per fini turistici. L’ha stabilito l’amministrazione di Vico Equense attraverso una delibera di giunta, a seguito delle sollecitazioni del Wwf. «E' stata accolta la precisa richiesta esternata in conferenza stampa - afferma Claudio d'Esposito, presidente del Wwf penisola sorrentina - a fare chiarezza sul destino del sito dopo la demolizione, per non lasciare spazio a dubbi o interpretazioni». Nel nuovo documento la giunta guidata dal sindaco Gennaro Cinque ha messo un punto fermo sulla questione. «E’ intenzione di questa amministrazione, diversamente da quanto precedentemente indicato, di non voler realizzare alcun progetto – si legge nella delibera - o attività ulteriore pubblica sul sito residuato alla demolizione. Si chiarisce, inoltre, di non voler consentire che si realizzi alcun progetto privato di sviluppo o trasformazione in difformità a quanto la normativa paesaggistica, urbanistica e vincolistica consente di fare sull’area». Il Comune camminerà a braccetto con le associazioni ambientaliste in un’operazione definita come «vittoria della salvaguardia ambientale sulla cementificazione selvaggia». Lo testimonia il sopraluogo che ieri hanno effettuato in maniera congiunta presso la baia di Alimuri l’amministrazione comunale e il Wwf. «Abbiamo riscontrato sul luogo la presenza di esemplari della macchia mediterranea – spiega Claudio d’Esposito – e siamo, quindi, certi che in quell’area la natura possa rinascere anche senza l’intervento dell’uomo».
 
Le perplessità riguardanti il futuro del litorale tra Meta e Vico Equense sono scomparse, quasi totalmente. La demolizione dello scheletro di cemento che da più di 50 anni deturpa il paesaggio della costiera sorrentina potrà essere vissuta con maggiore serenità. «Sull’area esistono vincoli di inedificabilità assoluti – spiega l’assessore Antonio Elefante - che non consentono la realizzazione, di fatto, di alcun progetto di sviluppo. Va precisato, inoltre, che l’area anche a seguito della demolizione dell’ecomostro resterà di proprietà privata della società Saan». Il progetto dello stabilimento balneare è stato proposto anni fa anche dalla società proprietaria ed è stato bocciato da Soprintendenza, Provincia e Autorità di bacino per manifesto contrasto con le norme di sicurezza. Unico nodo da sciogliere è relativo alla legittimità, rivendicata dalla Saan, dell’accordo del 2007 tra società, Provincia di Napoli, Regione Campania, Comune di Vico Equense, Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici e Ministero per i beni e le attività culturali, secondo cui alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di una struttura dello stesso volume, su un altro sito da individuare. «Finalmente si esegue la demolizione – ha dichiarato il legale della società proprietaria della struttura - Era il punto centrale dell'accordo sottoscritto nel 2007. Gravi sono i ritardi accumulati dal ministero dell'Ambiente responsabile della demolizione e del reperimento delle risorse necessarie. Auguriamo che non si ripetano gli stessi errori di tempo nel consolidamento del costone roccioso, fondamentale per la definitiva riqualificazione dell'area, come da noi auspicata. Infine ribadiamo la legittimità dei titoli e dell'accordo come da ultimo consacrata dal Presidente della Repubblica, con un decreto previo parere del Consiglio di Stato. Il 30 novembre saremo presenti alla demolizione».

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