martedì 11 novembre 2014

Alimuri, mostro da 50 anni: giù in 12 secondi

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino

Vico Equense - Basteranno dodici secondi per rivalutare l’immagine del litorale tra Meta e Vico Equense offeso per cinquant’anni da uno scheletro di cemento. C’è chi lo guarderà da mare, chi dall’alto, per l’ultima volta. L’abbattimento dell’ecomostro di Alimuri, previsto per il 30 novembre prossimo, sarà un evento che coinvolgerà migliaia di spettatori. Il Comune di Vico Equense ha organizzato un transfert via mare: il «don Francesco» della Snav porterà a bordo circa 400 persone. Dovrebbe partire dal porto di Sorrento alle 11 circa. Consentirà ad autorità e giornalisti di osservare a poche miglia di distanza la demolizione dello scheletro di cemento che da troppo tempo deturpa il paesaggio della costiera sorrentina. L’ecomostro verrà ridotto in frantumi attraverso l’utilizzo di micro-cariche. Il via all’esplosione è previsto per le 13,30. Il tutto durerà soltanto dodici secondi. «Abbiamo scelto un’imbarcazione grande – spiegano dall’ufficio speciale di coordinamento – perché prevediamo oltre 350 presenze. Inoltre la nave è caratterizzata da ampie vetrate che permetteranno a tutti di osservare la demolizione». Il servizio transfert sarà a costo zero per il Comune. L’organizzazione dell’evento, invece, costerà alle casse comunali ben 15mila euro. Soldi utilizzati per la costituzione di «un apposito ufficio preposto all’organizzazione dell’evento». Il Comune ha intenzione di gridare al mondo la sua vittoria e non intende badare a spese pur di dare risalto all’iniziativa. A bordo della nave saliranno autorità di rilievo nazionale. Tra gli invitati, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, il sottosegretario al ministero della difesa Gioacchino Alfano, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.
 
Ieri, come comunicato anche alla società proprietaria, il Comune ha effettuato «l’immissione in possesso» dell’area. «Grazie al meticoloso lavoro dell’assessore Antonio Elefante – afferma il sindaco Gennaro Cinque - abbiamo scoperto che l’immobile non era conforme all’unico titolo paesaggistico rilasciato nel ’63. Basandoci sull’illegittimità della struttura abbiamo intrapreso una strada mai percorsa prima e siamo andati avanti, senza freni, centrando l’obiettivo. E’ giunto a conclusione, quindi, il lungo procedimento politico e amministrativo per il definitivo abbattimento dell’ecomostro». Saranno in tanti ad assistere all’evento, anche dalle zone alte. Gruppi di persone saranno accompagnati in punti con una buona visuale ma a distanza di sicurezza dall’esplosione. Tra questi anche gli alunni delle scuole del territorio. Sono stati, infatti, invitati molti circoli didattici della penisola sorrentina per consentire anche ai più piccoli di essere presenti a quella che l’amministrazione definisce la «vittoria della salvaguardia ambientale sulla cementificazione selvaggia». Una vittoria che, però, contrasta con le politiche adottate dall’amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Cinque che ha mostrato in questi anni di avere una certa tolleranza verso la «cementificazione». Ma l’amministrazione ha voluto rimarcare la svolta a cominciare dall’area di Alimuri. L’evento richiederà un’organizzazione che coinvolgerà anche le forze dell’ordine. La capitaneria di porto dovrà vigilare affinché imbarcazioni non si avvicinino allo specchio d’acqua antistante l’ecomostro al momento dell’esplosione. Sarà necessario, inoltre, evacuare le case nei pressi dello scheletro di cemento e chiudere al transito un tratto di statale sorrentina.

Nessun commento: