venerdì 14 novembre 2014

Alimuri, Migliaccio: "Vico Equense non può più tollerare la presenza di un Ecomostro sul suo territorio"

Benedetto Migliaccio e Antonio Elefante
Vico Equense - Il 30 novembre l'esplosivo cancellerà lo scheletro di cemento armato costruito nel cuore della penisola Sorrentina. “La demolizione dell’ Ecomostro di Alimuri, - spiega Benedetto Migliaccio, Vice Sindaco e Assessore all’urbanistica nel corso della conferenza stampa - dopo 50 anni, è una priorità per il Comune di Vico Equense; al punto di iniziare da solo, senza supporti né Ministeriali né Regionali, ed operare in danno della proprietà anticipando le somme necessarie. Sgombriamo il campo: - aggiunge Migliaccio - dietro questo intervento nulla può esserci in quanto la zona di sedime, una volta liberata, rientra tra le aree a più elevato vincolo conservativo dell’ intera area sorrentina-amalfitana, la zona 1°. È conseguenza ovvia che il PUC potrà localizzare in tale area solo previsioni coerenti con tale normativa; ed esse sono anticipate nel documento di scoping all’interno della Blu Economy. Né tra le linee programmatiche del PUC vi è la costruzione di nuovi alberghi altrove. Al contrario – aggiunge l’assessore all’urbanistica - è presente l'obiettivo di incrementare la fruizione delle "Visioni Sublimi" del territorio implementando l’offerta ricettiva della zona collinare attraverso l’ “ospitalità diffusa”, tramite il recupero dei territori e delle straordinarie architetture rurali attualmente dismesse, con consumo zero di suolo coltivabile... L'Amministrazione di Vico Equense è oggi impegnata a far riconquistare alla sua città un ruolo strategico, e renderla (come merita) “Destinazione turistica con forte Identità”, e con un preciso ruolo tra i Territori della Città Metropolitana.
 
Vico Equense è partecipe di valori paesistici e culturali di prim’ordine, oggi sottovalutati. Soprattutto si trova ad essere anello di congiunzione - Porta e Porto del Turismo - tra i Sistemi dei Valori tutelati, Patrimonio UNESCO, presenti nell’ambito vasto: quello dei Valori Culturali di Napoli e Provincia (Baia, Puteoli, Città di Napoli, Vesuvio, Pompei, Ercolano, Miglio d’Oro, Stabia) e quelli dei Valori paesistici (la Costiera Amalfitana che inizia nel territorio di Vico Equense, già parte del Ducato di Amalfi). In tal senso l’Amministrazione ha dettato le proprie linee strategiche e programmatiche in tema di Urbanistica e Paesaggio con il Documento preliminare approvato dal Consiglio Comunale nel 2012, e le ha affinate durante il Convegno Internazionale sulle Architetture ed i Paesaggi rurali (le cd. Visioni del “paesaggio sublime mediterraneo”) organizzato in intesa con la Sovrintendenza e durante le Giornate Europee del Patrimonio (ove il Paesaggio di Vico Equense venne esposto alla Sala Dorica di Palazzo Reale). In questo senso è fortemente impegnata sul progetto che evidenzia simbolicamente tale ruolo: il collegamento pedonale protetto Vico – Stabia - Pompei. Oggi ha sostanzialmente pronto il Preliminare di PUC. È evidente che una tale identità paesaggistica e culturale, per elevarsi credibilmente a “Destination” non può più tollerare la presenza di un Ecomostro sul suo Territorio, che andrebbe a contraddire tutto il lavoro di analisi e programmazione fatto sinora. Il coraggio mostrato dal Sindaco, dalla Giunta e dai Consiglieri Comunali nel condividere queste tesi, e la caparbia determinazione dell’Ingegnere Elefante nello scovare tra le antiche carte le contraddizioni mai emerse, hanno fatto si che ciò che sembrava impossibile abbia preso forma. Guardiamo quindi con ponderata fiducia al futuro come “Destination” del nostro Territorio, consapevoli che certamente sarà migliore e più credibile dopo la Demolizione dell’Ecomostro, fortemente voluta, contro tutto e tutti. Ed alla possibilità di fondare proprio sulle "Visioni Sublimi", non più inquinate da Ecomostri, il primo connotato della riconquistata Identità territoriale”, conclude il Vice Sindaco Migliaccio.

Nessun commento: