Benedetto Migliaccio e Antonio Elefante |
Vico Equense è partecipe di valori paesistici e culturali di prim’ordine, oggi sottovalutati. Soprattutto si trova ad essere anello di congiunzione - Porta e Porto del Turismo - tra i Sistemi dei Valori tutelati, Patrimonio UNESCO, presenti nell’ambito vasto: quello dei Valori Culturali di Napoli e Provincia (Baia, Puteoli, Città di Napoli, Vesuvio, Pompei, Ercolano, Miglio d’Oro, Stabia) e quelli dei Valori paesistici (la Costiera Amalfitana che inizia nel territorio di Vico Equense, già parte del Ducato di Amalfi). In tal senso l’Amministrazione ha dettato le proprie linee strategiche e programmatiche in tema di Urbanistica e Paesaggio con il Documento preliminare approvato dal Consiglio Comunale nel 2012, e le ha affinate durante il Convegno Internazionale sulle Architetture ed i Paesaggi rurali (le cd. Visioni del “paesaggio sublime mediterraneo”) organizzato in intesa con la Sovrintendenza e durante le Giornate Europee del Patrimonio (ove il Paesaggio di Vico Equense venne esposto alla Sala Dorica di Palazzo Reale). In questo senso è fortemente impegnata sul progetto che evidenzia simbolicamente tale ruolo: il collegamento pedonale protetto Vico – Stabia - Pompei. Oggi ha sostanzialmente pronto il Preliminare di PUC. È evidente che una tale identità paesaggistica e culturale, per elevarsi credibilmente a “Destination” non può più tollerare la presenza di un Ecomostro sul suo Territorio, che andrebbe a contraddire tutto il lavoro di analisi e programmazione fatto sinora. Il coraggio mostrato dal Sindaco, dalla Giunta e dai Consiglieri Comunali nel condividere queste tesi, e la caparbia determinazione dell’Ingegnere Elefante nello scovare tra le antiche carte le contraddizioni mai emerse, hanno fatto si che ciò che sembrava impossibile abbia preso forma. Guardiamo quindi con ponderata fiducia al futuro come “Destination” del nostro Territorio, consapevoli che certamente sarà migliore e più credibile dopo la Demolizione dell’Ecomostro, fortemente voluta, contro tutto e tutti. Ed alla possibilità di fondare proprio sulle "Visioni Sublimi", non più inquinate da Ecomostri, il primo connotato della riconquistata Identità territoriale”, conclude il Vice Sindaco Migliaccio.
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