venerdì 14 novembre 2014

Alimuri, giù l'ecomostro: perplessità sul futuro

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino

Vico Equense - L’ecomostro di Alimuri il 30 novembre sarà demolito. Tra la gioia e la soddisfazione per il raggiungimento di un traguardo inseguito da 50 anni si fa spazio qualche preoccupazione. Le maggiori perplessità riguardano il futuro del litorale tra Meta e Vico Equense. Lo scheletro di cemento, che figura anche nella lista degli ecomostri nazionali stilata da Legambiente, non ci sarà più. Questo è certo. A confermarlo è stata l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gennaro Cinque nel corso di una conferenza stampa. Quale sarà lo scenario post-demolizione? Su questo aspetto le preoccupazioni non mancano. «Non si potrà costruire nulla in quel luogo – ha affermato il vicesindaco Benedetto Migliaccio durante l’incontro - poiché la zona rientra tra le aree a più elevato vincolo conservativo dell’intero territorio sorrentino-amalfitano. Si tratta della 1A del Put, zona a tutela integrale». Parole che, però, contrastano con le intenzioni espresse dall’amministrazione comunale nella delibera dello scorso mese di marzo. Nell’atto di indirizzo per l’abbattimento dell’ecomostro di Alimuri, infatti, la giunta ha sottolineato che «una volta demolite le opere e messo in sicurezza il sito il Comune dovrà redigere un progetto di riqualificazione. Questo prevedrà la messa in sicurezza definitiva del costone e la sistemazione razionale e condivisa dell’area a fini turistici (stabilimento balneare). L’opera attraverso l’istituto del project financing, consentirà al Comune di avere un evidente ritorno economico e sociale». Ad esprimere i maggiori dubbi su questo aspetto sono state le associazioni ambientaliste. «Sarebbe opportuno – ha dichiarato Claudio d’Esposito, presidente del Wwf penisola sorrentina – che venisse restituito alla natura ciò che gli è stato tolto. Dopo la demolizione si dovrebbe creare nel luogo un’area verde, con piante autoctone del nostro territorio, scongiurando il pericolo della realizzazione di un complesso turistico».
 
«Il progetto dello stabilimento balneare è stato proposto anche anni fa dalla Saan, società proprietaria – ha aggiunto l’assessore Antonio Elefante – ed è stato bocciato da Soprintendenza, Provincia e Autorità di bacino per manifesto contrasto con le norme di sicurezza. Il ricorso della società, inoltre, è stato anche rigettato dal Tar nel dicembre del 2013. Questo conferma l’impossibilità di costruire in quel luogo». Intanto la macchina organizzativa per il mega-evento del 30 novembre è stata già messa in moto. Saranno coinvolti migliaia di spettatori. Il Comune di Vico Equense ha organizzato un transfert via mare: il «don Francesco» della Snav porterà a bordo circa 400 persone. Partirà dal porto di Sorrento, marina piccola, alle 12,30, dopo l’incontro previsto presso il complesso monumentale della Santissima Trinità. L’imbarcazione, sulla quale saliranno autorità di rilievo nazionale, consentirà a rappresentanti delle istituzioni e giornalisti di osservare a poche miglia di distanza la demolizione dello scheletro di cemento che verrà ridotto in frantumi attraverso l’utilizzo di micro-cariche. Il via all’esplosione è previsto per le 13,30. Il tutto durerà soltanto dodici secondi.

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