mercoledì 5 novembre 2014

Addio all'ecomostro di Alimuri, l'abbattimento diventa un evento

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino 

Vico Equense - L’ecomostro di Alimuri verrà demolito il 30 novembre. Giovedì 13 si terrà la conferenza stampa per presentare il programma dell’evento, a cui l’amministrazione comunale di Vico Equense intende dare grande risalto. Sono 50 anni che lo scheletro di cemento, incastonato sugli scogli che separano il litorale metese dal territorio vicano, deturpa il paesaggio della costiera sorrentina. Il Comune in questi mesi ha trovato la strada giusta per arrivare all’obiettivo dell’abbattimento e adesso vuole gridare al mondo la sua vittoria. Con una delibera di giunta, l’amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Cinque ha stabilito la costituzione di un apposito ufficio, preposto all’organizzazione dell’evento, di cui faranno parte risorse interne all’ente e figure da ricercare all’esterno. E non intende badare a spese pur di dare risalto all’iniziativa. Ha stanziato, infatti, 15mila euro per l’operazione. «Il programma della demolizione prevede lo svolgimento di una manifestazione pubblica – si legge nella delibera – con la partecipazione delle autorità da svilupparsi tra le sale del complesso monumentale della Santissima Trinità e il transfert nella baia di Alimuri. Sarà utilizzato un grosso mezzo navale, senza alcun costo per il Comune, per assistere al brillamento delle micro-cariche e alla definitiva demolizione dell’ecomostro». Autorità e giornalisti avranno, quindi, la possibilità di osservare da mare il momento dell’abbattimento grazie a un’imbarcazione messa a disposizione dal Comune. Lo scheletro di cemento sarà ridotto in frantumi con una tecnica che prevede l’utilizzo di micro-cariche.
 
«Questo evento rappresenta la vittoria della salvaguardia ambientale sulla cementificazione selvaggia - ha affermato Antonio Elefante, assessore all’urbanistica del comune di Vico Equense – In tutti questi anni sono stati fatti numerosi tentativi da parte di vari enti per giungere al traguardo della demolizione, tutti andati a vuoto. In realtà è stata seguita una strada sbagliata poiché basata su un presupposto falso. Si è sempre cercato l’accordo con i proprietari, dando per scontata la legittimità dell’opera. Abbiamo, invece, scoperto che l’immobile non è conforme all’unico titolo paesaggistico rilasciato nel ’63. Pertanto l’immobile è del tutto illegittimo». Poco più di un mese fa il Comune ha annullato l’accordo stipulato nel 2007 tra la società Saan, proprietaria della struttura, la Provincia di Napoli, la Regione Campania, il Comune di Vico Equense, la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici e il Ministero per i beni e le attività culturali, secondo il quale alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di un edificio dello stesso volume, su un altro sito da individuare. E’ stata espletata da qualche settimana la gara di appalto per l’individuazione della ditta. L’intera operazione prevede un costo di 230mila euro e avverrà in soli 50 giorni. Poco più di un mese e mezzo, dunque, per buttare giù lo scheletro di cemento attraverso l’utilizzo di micro-cariche. In tal modo si procederà in primo luogo con l’abbattimento della struttura, poi la messa in sicurezza del costone per consentire agli operatori di intervenire con la rimozione delle macerie e il ripristino dello stato dei luoghi.

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