venerdì 14 novembre 2014

Accattonaggio, il Sindaco Cuomo difende l’ordinanza

di Antonino Siniscalchi 

Sorrento - «Strette di mano per strada, telefonate, email e messaggi sui social network testimoniano la bontà dell’operazione. L’ordinanza ha raccolto il consenso unanime di cittadini, operatori economici e rappresentanti delle associazioni di categoria». Il sindaco Giuseppe Cuomo non si lascia condizionare dalla voci «fuori dal coro» sull’opportunità del provvedimento che vieta di poter esercitare «attività di accattonaggio» sull’intero territorio comunale. Sindaco, l’obiettivo dell'iniziativa? «Allontanare dalle strade di Sorrento furbi e malviventi. La nostra non è una guerra contro i poveri, ma contro gente senza scrupoli che sfrutta bambini, persone disabili e animali per carpire la buona fede dei passanti e farsi dare del denaro. Stazionano per giornate intere seduti sul marciapiede, in condizioni igienico-sanitarie inaccettabili. Le nostra crociata è contro l’accattonaggio molesto, che crea insicurezza e allarme sociale. E una città come Sorrento, che vive di turismo, non può permettersi di ignorare questo problema». Sindaco, avete annunciato che i soldi sequestrati ai questuanti andranno alla Caritas, che però sostiene di non essere stata coinvolta. Cosa risponde? «La Caritas è l'organismo di riferimento sui temi della povertà. Ci è sembrato naturale individuarla come ente destinatario di proventi illeciti sequestrati a bande di accattoni professionisti, da trasferire a beneficio dei veri poveri, che si rivolgono invece agli operatori della Caritas per potere ricevere assistenza».


Sapeva dell’esistenza di un'ordinanza del 2008? Che c'è di nuovo rispetto al passato? «Non ho mai detto di avere firmato un provvedimento senza precedenti. Sono decine le amministrazioni comunali in tutta Italia che hanno adottato iniziative come la nostra. Era necessario dare nuovo impulso al proliferare di bande di mendicanti assoldati da organizzazioni malavitose. Ora spero solo che con l’aiuto dei cittadini e di tutte le forze dell’ordine, l’ordinanza venga applicata, sempre con rispetto delle leggi e delle persone». Come è stato accolto il provvedimento? «Unanime il consenso. Unica voce fuori dal coro, quella del parroco della Cattedrale, evidentemente male informato sul contenuto del provvedimento. Lo ripeto, non è una battaglia contro i poveri e i bisognosi, che al contrario aiutiamo quotidianamente, ma contro l’illegalità. Del resto la nostra azione amministrativa parla da sola. Siamo un Comune che stanzia cifre importanti per le categorie più deboli. A favore della terza età, per farle un esempio, abbiamo stanziato 335mila euro per l'assistenza domiciliare, 12mila euro per il telesoccorso e quasi 18mila euro per le attività del centro anziani».

Nessun commento: