giovedì 16 ottobre 2014

La città delle ringhiere...

Claudia Scaramellino 
di Claudia Scaramellino, consigliere comunale di IN Movimento per Vico

Vico Equense - Mi domando perchè si debbano modificare i tratti di un luogo cult, senza che sia necessario! Magari verso la villetta bastava rendere i muretti dell'ultima parte (di fronte villa Paradiso) un po' più alti. Il tratto per noi vicani ha la sacralità laica di un luogo della memoria, perchè ognuno vi ritrova un ricordo e un pezzetto della sua storia e di quella di Vico, che abbiamo vissuto. La soprintendenza ai beni architettonici può dare tutte le autorizzazioni che vuole, ma non può conoscere, quanto a ogni vicano appartenga quel tratto, quella strada alta sul mare, dove passeggiando a passi lenti abbiamo scandito i tempi delle stagioni della nostra vita. Le lunghe "traversate" tra villetta e monumento dell' adolescenza, i primi amori, le camminate alla villetta spingendo i passeggini, le passeggiate al braccio di chi non c'è più. Abbattendo il muro non abbattiamo il ricordo, quello vive in noi, ma non trovarlo più sancisce la fine di un'era e forse anche di un gusto! Oggi Vico è la città delle ringhiere...

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