venerdì 17 ottobre 2014

Disabili senza trasporto, IN Movimento per Vico: il Comune anticipi i soldi

Vico Equense - Per tanti ragazzi la scuola non è ancora iniziata. Storie di esclusione, di diritti costituzionali negati, di ingiustizie subite. Solo perché si è diversamente abili, solo perché non si cammina sulle proprie gambe, solo perché non si riesce a parlare o a vedere o a sentire come gli altri. Troppe storie simili che colpiscono l'Italia trasversalmente, da Nord a Sud, ma che a Napoli diventano emergenze. Dallo scorso 15 settembre nelle scuole superiori della città e della provincia mancano il trasporto pubblico e gli assistenti alla comunicazione. Per 600 ragazzi degli istituti superiori la scuola, a oggi, non è ancora iniziata. A Vico Equense le famiglie che lottano quotidianamente con la disabilità dei propri figli adolescenti, circa 20, stanno preparando una lettera da inviare alla Provincia per evidenziare le difficoltà di quanti nel migliore dei casi sono costretti ad organizzarsi in proprio per assicurare la frequenza scolastica ai figli. Oppure, nel caso peggiore, a lasciarli a casa vista l’impossibilità di provvedere da soli al trasporto, negando, di fatto, a questi giovani il diritto allo studio e alla socializzazione. Davanti alla fase di stallo che ha bloccato i fondi provinciali, l’opposizione chiede però all’amministrazione di non restare immobile. IN Movimento per Vico ha inviato all'assessorato per le politiche sociali la richiesta di sopperire per intero alle spese delle famiglie degli studenti vicani con disabilità. “La somma – spiegano Andrea Lauro, Claudia Scaramellino e Natale Maresca - potrebbe essere prelevata dal fondo di riserva del Comune, a titolo di anticipo dei fondi provinciali. Si tratta di difendere il diritto allo studio, che la Costituzione sancisce”, concludono i consiglieri di minoranza.

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