mercoledì 1 ottobre 2014

‘Apeiron: L’Infinito e la Barriera di Giovanni Ferrenti

In Mostra dal 1° al 31 ottobre 2014 Piazza Mercato e Complesso SS. Trinità e Paradiso

Vico Equense - Inaugura oggi la mostra ‘Apeiron: L’Infinito e la Barriera di Giovanni Ferrenti promossa dal Comune di Vico Equense, Assessorato al Turismo e alla Cultura, che unisce (attraverso un percorso espositivo di circa ottanta opere tra dipinti, sculture, ceramiche e grafiche) arte e scienza, creatività e simbolismi. Esposta per la prima volta in costiera sorrentina dove l’artista è cresciuto, l’esposizione è incentrata su ciò che maggiormente affascina l'immaginazione: l'Infinito (l’ apeiron) come concetto, luogo e tempo, di cui ancora oggi non si riesce a dare una definizione completamente condivisa e comprovata. L’artista, svolge la propria attività di pittore, scultore, grafico nell'ambito di una ricerca ampiamente qualificata a partire dalla fine degli anni ’40. Lo studio incessante delle forme è un modo per accostarsi alla bellezza della natura, una misura di essa è fondata sulla proporzionalità e sull’equilibrio. Da piccolo osservava sulla spiaggia di Sant’Agnello l’infrangersi delle onde sugli scogli e si chiedeva cosa provocasse quel movimento continuo e perpetuo. Così come il Fontana ricerca l’infinito nel taglio spaziale della tela, Ferrenti cerca di imprimerlo su di essa mediante le “tracce del pendolo luminoso”, che tramite i fotogrammi evidenziano l‘infinito imprigionato dalla luce e trasmesso sulla carta o sulla tela, o addirittura elaborato mediante un sistema binomio grazie al quale lo scultore riesce a creare un nuovo linguaggio artistico (curatrice prof.ssa Annamaria Santarpia). “Vico Equense - ha detto il Sindaco Gennaro Cinque - è fiera di accogliere e presentare una mostra che racchiude, nelle forme e nei materiali utilizzati, gli elementi della contemporaneità, e di dare il suo benvenuto ad un’artista, Giovanni Ferrenti, espressione del nostro territorio campano e della genialità creativa che esso da sempre esprime. Quello che maggiormente colpisce lo spettatore comune è la complessità delle opere realizzate con grande maestria capaci di trasmettere attraverso la materia la visione di un mondo immateriale. Abbiamo invitato le scuole del territorio a prenotare una visita guidata e a partecipare ai laboratori creativi collegati alla esposizione, certi che la sensibilizzazione delle nuove generazioni verso forme di arte totalmente innovative possa contribuire ad arricchire il loro bagaglio di conoscenze e per esse rappresentare un momento di crescita umana e culturale”, conclude il Primo cittadino.

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