sabato 13 settembre 2014

Trinità, hashtag per Renzi: "Subito il trasferimento al Comune"

 Fonte: Metropolis

Vico Equense - Un hashtag per Matteo Renzi. Un hashtag per invitare il Presidente del Consiglio a impegnarsi per sbloccare definitivamente un percorso parlamentare ormai impantanato e che rischia di pregiudicare l’acquisizione a patrimonio comunale del complesso monumentale della Santissima Trinità e Paradiso. Un iter fermo da mesi. Di nuovo. E che complica il passaggio di consegne fortemente voluto da Vico Equense che intende “riprendersi” al più presto quel gioiello storico che ancora oggi fa capo all’omonimo istituto pubblico (originariamente fondato per l’educazione femminile) attualmente di competenza del Ministero della pubblica istruzione. Serve una legge per riuscire a centrare il risultato ma l’approvazione del testo, a un anno e mezzo dalla presentazione della proposta da parte di 22 parlamentari (primi firmatari gli onorevoli Luisa Bossa e Salvatore Piccolo del Partito democratico), non c’è ancora. La sesta commissione cultura della Camera dei Deputati non si riunisce da tempo e a Vico Equense sale la preoccupazione. In tal senso, parte l’appello per Renzi. Un sos ufficiale lanciato dal gruppo consiliare di minoranza “In Movimento per Vico” che ha predisposto un manifesto che sta facendo anche il giro del web. A breve partirà l’hashtag (#l’istituto SS. Trinità ai cittadini di Vico Equense#subito#) con cui si tenterà di alzare il tiro e sensibilizzare il governo a muoversi. L’sos al Presidente del Consiglio dei ministri è forte.
 
“Dopo un rapido avvio dei lavori – si legge nel documento messo a punto dai consiglieri comunali di minoranza – l’iter di approvazione dei disegni di legge ha subìto un preoccupante rallentamento. In particolare, sono stati sollevati nella settima commissione cultura della Camera dei deputati rilievi in ordine ad aspetti tecnici e finanziari del disegno di legge, tutti superabili, dal momento che il Comune di Vico Equense ha comunicato ufficialmente di potersi far carico, rispettando i limiti imposti dal patto di stabilità, dei due dipendenti part-time dell’istituto e del debito nei confronti dell’Inps di 302mila euro, peraltro già dilazionato. La stessa onorevole Bossa, nel corso di una riunione tenutasi presso l’aula consiliare di Vico Equense lo scorso 14 aprile, si è dichiarata preoccupata dalle sorti dell’iter di approvazione della legge. A questo punto – proseguono i consiglieri del gruppo “In Movimento per Vico” – ad essere fortemente preoccupati sono i cittadini di Vico Equense, che da anni lottano per acquisire il complesso monumentale al patrimonio indisponibile comunale per destinarlo all’uso pubblico e per impedire che finisca in mano ai privati, sotto qualsiasi veste, come già accaduto per il Castello Giusso”. Ed è qui che viene chiamato in causa proprio Renzi: “Si rivolge un forte ed accorato appello al Presidente del Consiglio, a tutti i sottoscrittori del disegno di legge e ai segretari dei partiti rappresentati in Parlamento, affinché vengano superati tutti i rilievi e le perplessità che a tutt’oggi impediscono la rapida e favorevole conclusione dei lavori delle competenti commissioni della Camera dei deputati ribadendo la legittimità delle aspettative dei cittadini di Vico Equense che non vogliono vedersi espropriati un bene cui sono storicamente legati”.

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